Cosenza, Ecologia Oggi. Tensione nel cantiere per la mancata applicazione del contratto previsto dal capitolato d’appalto

La procedura del cambio appalto per la raccolta dei rifiuti nella città di Cosenza stenta a trovare la luce. Abbiamo evitato di scriverne nel corso della settimana che ha portato al derby Catanzaro-Cosenza perché – com’è noto – il patron di Ecologia Oggi è anche il patron del Cosenza Calcio e non abbiamo voluto in nessun modo turbare delicati equilibri, dal momento che siamo tutti tifosi del Cosenza ma adesso basta…

Il braccio di ferro tra le sigle sindacali, la società Ecologia Oggi e l’amministrazione comunale è diventato ormai costante, con riunioni che si rimandano di settimana in settimana.

Al centro della diatriba la mancata applicazione del contratto Fise Assoambiente, da parte della società Ecologia Oggi, previsto dal capitolato d’appalto. A questo si aggiungano varie incongruenze presenti nell’appalto, su tutte l’applicazione del contratto Multiservizi a molti lavoratori del cantiere.

C’è inoltre da ricordare che la stessa Ecologia Oggi ha applicato unilateralmente il contratto Ciseassoambinte, anziché il Fiseassoambiente previsto dal capitolato, che è di fatto peggiorativo per i dipendenti. Ad aggiungere benzina sul fuoco le continue vessazioni nei confronti dei dipendenti da parte delle figure aziendali – purtroppo tristemente note – presenti nel cantiere.

La tensione nel cantiere di Cosenza è aumentata ulteriormente a seguito
del sequestro preventivo di oltre due milioni di euro, da parte della procura di Lamezia Terme, per malversazione di denaro pubblico alla stessa società Ecologia Oggi.

Sullo sfondo l’amministrazione comunale annuncia richieste di chiarimento in merito al rispetto del capitolato. Il rischio concreto è che in questa diatriba del capitolato d’appalto, causata da Ecologia Oggi da una parte e dall’immobilismo di figure di garanzia dell’amministrazione comunale dall’altra, ci vadano in mezzo come al solito i lavoratori, che si vedrebbero applicato un contratto peggiorativo e non previsto dalla stazione appaltante.

Ma come possiamo immaginare, a queste latitudini tutto è possibile. Certo è che gli organi competenti dovrebbero vigilare su quello che succede ed è successo in questi anni nell’appalto dei rifiuti di Cosenza.

L’unica speranza è che i lavoratori non mollino la presa e costringano i sindacati a mantenere la linea intrapresa, altrimenti si aprirebbe l’ennesima stagione di soprusi per gli operai e le tute gialle. Vi terremo aggiornati, come sempre.