Da ieri mattina è in corso la protesta della famiglia Ventura all’interno del Comune di Cosenza. Le motivazioni della protesta risiedono nella mancata disponibilità al dialogo da parte dell’amministrazione comunale in merito alla situazione alloggiativa della famiglia.
La famiglia in questione proviene dalla tanto discussa problematica del palazzo di Corso Umberto di proprietà dell’onnipresente Pianini. Visto lo sgombero, che il Comune di Cosenza su pressione dello stesso Pianini, ha emesso alle famiglie che vi alloggiavano.
Mentre a una buona parte dei nuclei è stata trovata una sistemazione temporanea, sempre in altri appartamenti di Pianini, ad altre famiglie non è stata data questa ulteriore possibilità, tra le quali la famiglia Ventura. A conferma di quanto scriviamo vi è la data del 23 febbraio come ultimo giorno per lasciare l’immobile.
La famiglia Ventura, dopo varie richieste fatte al Comune, ha deciso di spostarsi in un alloggio comunale disabitato, sistemandolo e costruendo le condizioni per poter riprendere la propria vita dignitosamente. L’amministrazione comunale, che fin dall’inizio si era resa disponibile a sanare la situazione alloggiativa della famiglia in questione, oggi si volta dall’altro lato, nascondendosi dietro una retorica sulla legalità che in questa città ha le gambe corte.
La questione dell’emergenza abitativa e dei fitti passivi è a tutti gli effetti una delle pagine più grigie dell’amministrazione comunale. Alloggi gestiti in maniera clientelare e la gestione monopolistica dei fitti passivi in capo a Pianini sono il cuore di un problema che tutti conoscono ma al quale nessuno vuole mettere mano realmente.
Dirigenti, politici e amministratori sono disinteressati ai bisogni dei cittadini, e interessati solo a favorire il monopolio illegale dei “fitti passivi” detenuto dalle società del Pianini a cui affidano un servizio che vale 600.000 euro all’anno.
Di tutto questo sono a conoscenza il sindaco Franz Caruso, il presidente del consiglio comunale Mazzuca, l’assessore alle politiche sociali Buffone che, nonostante le evidenze e i tanti riscontri oggettivi, non hanno inteso mettere fine a questo enorme buco nero ormai consolidato su Palazzo dei Bruzi.
Eppure basterebbe poco a risolvere un problema storico per la nostra città. Gli alloggi ci sono, manca la volontà politica di costruire un piano casa vero, che metta al centro le persone che vivono questo disagio e mettere una volta per tutte da parte il business dei privati.
La signora Ventura fino a quando non riceverà risposte, non sarà ripristinata la legalità sulla gestione dell’emergenza abitativa, e sulla sua personale vicenda, resterà barricata nell’ufficio del presidente del Consiglio e noi saremo al suo fianco a sostenere questa sacrosanta battaglia di legalità.
Comitato Prendocasa Cosenza