Cosenza, ex hotel Jolly: se è tuttapposto perché Occhiuto non demolisce?

Che ci fosse una certa riluttanza ad attenersi a regole e leggi da parte di questa amministrazione nello svolgimento delle pubbliche funzioni, è cosa chiara e risaputa a tutti i cittadini, anche a quelli che hanno votato Occhiuto. La conferma definitiva di questo modus operandi illegale della giunta Occhiuto, arriva proprio dalla vicenda “demolizione ex Hotel Jolly”. Se mai ce ne fosse bisogno.

In merito alla demolizione così diceva qualche giorno fa Occhiuto: “Demoliremo il Jolly Hotel, senza se e senza ma. Noi andiamo avanti per la nostra strada e non abbiamo paura di nessuno. Vediamo se riusciranno a fermarci, dopo Ferragosto partirà il cantiere, io demolisco”.

Una affermazione che non lascia spazio a nessuna altra interpretazione se non alla determinazione di chi sa il fatto suo. In poche parole, Occhiuto lancia la sua sfida al Movimento 5 Stelle: io qui faccio come mi pare e piace, come ho fatto fino ad oggi, e né voi e né altri riuscirete a fermarmi, per fortuna ho ancora qualche aggancio in procura e vediamo chi la spunta.

Le parole di un disperato costretto all’angolo dalle sue stesse menzogne. Prigioniero della sua stessa baldanza.

Già, perché Occhiuto le autorizzazioni necessarie, previste dalla legge, per demolire l’ex Hotel Jolly, non ce l’ha. Altrimenti le avrebbe già tirate fuori e messo a tacere chi lo accusa del contrario. Questa è la verità che personaggi al capolinea (politico) come la Santelli cercano in qualche modo di mistificare dicendo che il M5S vuole bloccare la demolizione perché ritiene che quell’obbrobrio di edifico abbia un i qualche valore storico /culturale. Niente di più falso. Nessuno con due dita di cervello può credere che i 5 Stelle vogliono difendere quello schifo di palazzo. Giusto qualche cretinetto che si sente l’erede di Andrea Pazienza, può crederci.

Per nascondere la loro scarsa trasparenza nell’azione amministrativa, la Santelli ha costruito questa fake news con la speranza di distogliere l’attenzione dal vero problema: la mancanza delle autorizzazioni. Una donna disperata che non sa più come arginare questa avanzata di legalità che li travolgerà. I bei tempi dei compari e degli amici degli amici sono andati e non torneranno più. Jole: conzaticci.

Infatti il M5S questa mattina si è recato dai carabinieri del Nucleo di tutela del patrimonio culturale per denunciare la violazione delle legge e delle regole che disciplinano questi procedimenti, e non per salvare l’edificio perché ritenuto patrimonio dell’umanità come dice la Santelli. Lo so che è difficile, specie per chi non è abituato, come la Santelli e Occhiuto, a rispettare regole e legge, ingoiare questo amaro boccone, ma l’era dei “fratelli” che “aggiustanu i carti” è finita. E’ difficile oggi trovare qualcuno disposto a fornire queste autorizzazioni, magari retrodatandole, l’argomento scotta e nessuno è disposto a commettere un illecito con i riflettori puntati addosso. Una sciagura per la Santelli che dovrà trovare, da qui a breve, un altro argomento per difendere l’indifendibile.

Ora non resta altro da fare che aspettare la demolizione di Occhiuto. Se ha detto la verità, ovvero che è in possesso di tutte le autorizzazioni, non avrà nessun problema a procedere all’abbattimento dell’ex Jolly, altrimenti sarà costretto a spiegare ai cittadini il perché di queste sue bugie. Oppure, da come ha parlato, vediamo se “se la sente”, o se da codardo qual è scapperà anche questa volta, non prima però di aver addossato colpe e responsabilità a qualcun altro.