Cosenza fallita. Franz difende Mario Occhiuto: “Se il Comune è fallito è colpa dei cittadini morosi”

Che Franz sarebbe arrivato a dire questo, francamente non ce lo aspettavamo. Perché in fondo, seppur restando un prestanome, Franz una sua lucidità l’ha sempre mantenuta. Almeno per quel che riguarda il rispetto che ogni amministratore deve ai cittadini. Su questo sembrava non vacillare, e invece scopriamo che dietro al suo “pennacchio” da sindaco, che è l’unica cosa che contraddistingue il suo operato amministrativo, c’è di più. Franz ha rotto gli argini della correttezza sociale e istituzionale, entro i quali ogni buon amministratore che si rispetti deve stare, addossando ai cittadini responsabilità che come ben sa stanno in capo alla politica intrallazzona. E questo sta a significare una sola cosa: Franz, pur di mantenere il pennacchio da sindaco, ha deciso di andare oltre alla mera retorica elettorale a cui si è sempre affidato, passando dall’annunciazione di una operazione verità sui conti comunali, alla creazione di un alibi a chi il dissesto economico ha prodotto.

Per capirci: un conto è promettere in campagna elettorale, come ha fatto Franz, di portare i libri contabili in procura per accertare le responsabilità del fallimento economico del comune, e poi disattendere la promessa così come fanno tutti i politici una volta eletti; un altro conto è promettere verità, disattendere la promessa, e come beffa finale difendere i bancarottieri seriali responsabili del disastro economico di palazzo dei Bruzi, incolpando di ciò i cittadini. Franz è andato oltre il formalismo che Capu i Liuni gli ha imposto. Franz si è schierato con i bancarottieri seriali responsabili di tutti i mali della città. Non è più una questione solo di pennacchio. Ma di una precisa scelta di campo.

È di questi giorni la polemica sulle “cartelle” TARI arrivate ai cittadini. La lamentela “è para”: un aumento esagerato, poco tempo per pagare (due mesi), e l’impossibilità di poter rateizzare il totale oltre due soluzioni. Franz ha spiegato che l’aumento della TARI, che indica pari al 30%, alle utenze domestiche è la conseguenza dell’abbassamento della stessa tassa alle attività commerciali. In pratica tutte le attività commerciali pagheranno un 25% in meno su questa annualità, percentuale che è stata caricata, aggiungendo un 5%, alle utenze domestiche, che fa il 30% di aumento. E questo perché non è giusto, secondo il sindaco, addebitare lo stesso costo del servizio alle utenze commerciali che producono solo il 20% dei rifiuti urbani.

Le utenze domestiche, sempre secondo il sindaco, oltre a produrre l”80% dei rifiuti urbani, e quindi è giusto pagare di più, sono l’epicentro della morosità. Prendendo spunto da questo, Franz ne approfitta per lanciare la stoccata ai cittadini e schierarsi con il bancarottiere seriale Mario Occhiuto, amico i Capu i Liuni. Dietro le parole di Franz si cela un vero e proprio messaggio rassicurante (voluto da Capu i Liuni) al bancarottiere seriale Mario Occhiuto preoccupato che ai suoi già tanti guai giudiziari possa aggiungersi anche la bancarotta del comune, se mai i libri contabili dovessero finire in procura. Dice Franz: “In questa città si pagano poco i tributi, perché c’è una contribuzione che ha un livello intollerabile, perché siamo al 26,1%. È un’anomalia tutta cittadina. Siamo la città dove si paga di meno la TARI e l’IMU e sono queste le cause che hanno portato le sezioni riunite della Corte dei Conti a dichiarare il dissesto in questa città”.

Traduzione: se il comune è fallito la colpa non è di Mario Occhiuto e dei suoi intrallazzi: bilanci truccati, milioni di euro stornati e spariti, ditte amiche, incarichi a cani e porci, affidamenti tarocchi, saccheggio dell’economato, comune eletto a vita come “terzo pagatore” dei suoi debiti, appalti truccati, progetti inventati e pagati, consulenze per ogni cosa, tutto questo non c’entra niente, la colpa se il comune è fallito è dei cittadini morosi. Il comune ha accumulato quasi 600 milioni di euro di debiti, perché i cittadini non pagano la spazzatura. Se è vero che in tanti non pagano la spazzatura, che sarebbe un dovere civico per tutti, è anche vero che questa mancata entrata, non può aver determinato il dissesto economico del comune. Anzi questa “voce” di entrata è stata usata proprio da Mario Occhiuto per truccare i bilanci comunali. Sapendo che il comune dalla TARI non avrebbe incassato più del 25%, nella “previsione di bilancio” dichiarava questa entrata pari al quasi 100%. In questo modo, paventando entrate che mai sarebbero entrate, poteva procedere a grosse “anticipazioni” di denaro da utilizzare per saldare i suoi creditori. Denaro che reperiva, con la complicità del dirigente comunale, stornandolo da altre capitoli di spesa vincolati, o da prestiti bancari. Tanto poi paga Pantalone. Accumulando così, di anno in anno, debiti su debiti.

Franz ha saltato il fosso. Non c’è dubbio: è andato oltre il pennacchio. Conosce la verità, ma ha deciso di nasconderla, anzi di ribaltarla addossando responsabilità che sono palesemente di chi ha amministrato in maniera truffaldina la città, ai cittadini. Gli stessi cittadini già alle prese con aumenti in tutti i settori: si avvicina Natale e sordi ppì pagà a munnizza non ce ne sono… potevate mandarla qualche mese fa la cartella, magari qualcuno almeno una rata riusciva a pagarla, perciò “l’evasione fiscale” in questo periodo diventa questione di sopravvivenza. Ed è sicuro che la percentuale del 26% di chi ancora paga la TARI, quest’anno è destinata a scendere almeno di un bel 15%. E sarebbe cosa giusta!