Cosenza, furbetti del cartellino all’Asp: tra i 21 condannati c’è anche il fratello di Spagnuolo

Il Tribunale di Cosenza (giudice Marco Bilotta) ha condannato in primo grado 21 tra medici, infermieri, dirigenti e dipendenti dell’Asp di Cosenza per il processo “Camice bianco”. L’inchiesta riguardava condotte di truffa in danno dell’Asp attraverso la falsificazione degli orari di presenza e di uscita, mediante l’infedele timbratura del cartellino marcatempo. Tra i condannati c’è anche Ippolito Spagnuolo, fratello del procuratore capo Mario.

Questo il dettaglio delle condanne di primo grado.

Mario Avellino (1 anno e 6 mesi), Anna Maria Conforti (1 anno), Francesca Zinno (1 anno e 2 mesi), Angela Campolongo (1 anno e 2 mesi), Romeo Perri (1 anno), Anna Turano (1 anno e 2 mesi), Ippolito Spagnuolo (1 anno e 2 mesi), Pasquale Morrone (1 anno e 6 mesi), Marina Sammarra (1 anno e 6 mesi), Giulia Manna (1 anno e 6 mesi), Pia Pignataro (1 anno), Annarita Salvo (8 mesi), Carla Caputo (1 anno e 6 mesi), Katya De Rose (1 anno e 6 mesi), Giovanna Trimarchi (1 anno e 6 mesi), Pieraldo Russo (8 mesi), Gisella Rizzuti (1 anno e 4 mesi), Asclepiade Felicioli (9 mesi), Claudio Naccarato ed Eugenio Presta (9 mesi), Orlando Spizzirri (1 anno).

Assolti dal reato di truffa perché il fatto non sussiste Elvira Vigna e Alberto Bevilacqua, assolti perché il fatto non costituisce reato Maria Naccarato, Luigi Carelli e Bice Cassazone.