Non ci siamo dimenticati di Ilaria Mirabelli, anzi non passa giorno che non pensiamo a lei e a chi ne ha causato la morte. I consulenti della procura di Cosenza, l’ingegnere Fausto Carelli Basile e i dottori Bernardo Cavalcanti e Vannio Vercillo, hanno depositato la loro perizia dopo gli accertamenti tecnici irripetibili sulla Volskwagen Up di proprietà di Antonio Molinari e in uso al figlio Mario eseguiti tra il 20 settembre e il 9 ottobre. E’ stato chiarito senza possibilità di dubbi che alla guida c’era il signor Mario Molinari, la procura ha chiesto e ottenuto – anche se con gravissimo ritardo – l’arresto del soggetto e ora dovrà fare in fretta a chiudere le indagini preliminari per andare a processo. In questi mesi abbiamo dovuto sopportare di tutto, persino che qualcuno consentisse che Molinari ripubblicasse la foto che lo ritrae con Ilaria, che ha preso addirittura 145 “mi piace”. Bisogna aggiungere altro? Noi non possiamo fare altro che raccontare i fatti.
Questa storia inizia il 31 maggio e finisce il 25 agosto. Sono soltanto 86 giorni, neanche tre mesi. Eppure si riveleranno un incubo, un viaggio senza ritorno per Ilaria Mirabelli, la giovane 38enne cosentina il cui corpo senza vita è stato trovato a 50 metri da un’auto con tre gravi lesioni interne in tre punti diversi per niente compatibili con un incidente “autonomo”. E’ il “giallo” che da ormai quasi cinque lunghissimi mesi ha catalizzato quasi completamente l’attenzione di tutta la città di Cosenza.
Questa storia inizia il 31 maggio perché proprio quel giorno, un venerdì, sul profilo FB di Mario Molinari appare una foto che è a tutti gli effetti il documento che attesta l’inizio della loro relazione. Ilaria è stata sposata con Federico per più di 8 anni, dall’estate del 2014 a quella del 2022, poi si è separata, ha anche provato a rimettersi insieme con l’ex marito ma non ha funzionato ed è single si e no da qualche mese. Abita a Laurignano insieme alla madre, le piace fare la stilista, sfila anche da modella e ha sempre avuto una grande passione per il calcio e per i colori rossoblù del Cosenza. Una passione che condivide con Molinari, sei anni più grande di lei, il classico “figlio di papà” essendo il rampollo di un potente burocrate e boiardo di stato, che ha lavorato per molti anni alla Provincia di Cosenza e che proprio alla Provincia ha trovato un posto al figlio. Un posto sicuro, che accoppiato alla “buona famiglia” lo fanno diventare il fatidico “buon partito”. E infatti le donne non sono mai mancate al giovane Molinari, che ha alle spalle qualche convivenza fallita ma anche una “nomea” non molto edificante per il rapporto col gentil sesso.
In molti restano sorpresi dall’annuncio di questa relazione tra Mario Molinari e Ilaria Mirabelli. In tanti avvisano Ilaria che si sta cacciando nei guai ma come spesso accade in questi casi i consigli non solo non raggiungono l’obiettivo ma fanno incaponire ancora di più la ragazza. Per quanto ne sappiamo, saranno veramente pochi i momenti di tranquillità di questa strana coppia mentre stiamo raccogliendo decine e decine di testimonianze che attestano invece una relazione tormentata e burrascosa. Probabilmente le stesse che ha raccolto anche l’avvocato Guido Siciliano, che ha avviato una serie di indagini difensive per conto della famiglia Mirabelli e alla fine ha deciso di querelare Mario Molinari con le ipotesi di reato di omicidio volontario o stradale, Successivamente alla querela, la procura di Cosenza ha iscritto nel registro degli indagati il Molinari con l’ipotesi di reato – per il momento – di omicidio stradale.
Le testimonianze riguardano direttamente la famiglia di Ilaria: la madre, la sorella Alessia, il cognato Daniele e una serie di amiche e di amici che, anche loro malgrado, si sono trovati ad assistere a quanto accadeva. Forse anticipiamo qualcosa ma non riveliamo niente di nuovo se affermiamo che Ilaria ha iniziato fin da subito a portare addosso i segni di una di quelle relazioni che oggi vengono definite “tossiche”. Per quanto ne sappiamo, la famiglia di Ilaria non ha mai visto di buon grado questa storia e la madre, la sorella e il cognato gliel’hanno già detto tante volte. Tra la fine di giugno e l’inizio di luglio, poi, avvengono due eventi che avrebbero dovuto far riflettere ancora di più Ilaria. A Fiumefreddo Reggio, mentre Ilaria e Molinari sono insieme, si scatena una rissa nella quale è coinvolto anche il suo ex marito, che l’aveva già avvisata di lasciar perdere quel soggetto. La rissa viene “apparata” ma evidentemente non abbastanza perché qualche giorno dopo il giovane Molinari decide che deve “vendicarsi” dell’ex marito di Ilaria, va nel suo negozio nel centro di Cosenza e dà in escandescenze, danneggia la vetrata del bancone e altre suppellettili e “costringe” il rivale a una colluttazione che sarà sedata soltanto a fatica.
Ilaria viene a conoscenza dello squallido tentativo di vendetta, finalmente apre gli occhi e inizia a riconsiderare quello che sta facendo, avendo verificato che ormai il soggetto non si limita più soltanto ad avere discussioni con lei ma inizia a trascendere anche con altri. Fatto sta che a metà luglio la ragazza decide di allontanarsi dal giovane Molinari e di conseguenza non risponde più ai suoi messaggi e alle sue telefonate. L’atteggiamento di Ilaria indispettisce il rampollo di buona famiglia, che non solo non smette di mandare messaggi e telefonare ma pare che si presenti addirittura sotto casa Mirabelli, a Laurignano, suonando il clacson all’impazzata nottetempo per costringere Ilaria a scendere per tentare di evitare le ormai sempre più imbarazzanti “piazzate“. Sembra che tutto sia finito, la relazione si interrompe ma evidentemente Molinari aveva ancora qualche “asso” da giocarsi e così riesce a convincere Ilaria a dargli un appuntamento. E siamo così arrivati al 25 agosto in Sila: l’ultimo viaggio e l’ultimo giorno di vita di Ilaria Mirabelli.