Cosenza. “Guarà, dann’a pila!”: la protesta degli steward lungo corso Mazzini

Ieri pomeriggio sul corso principale di Cosenza, corso Mazzini, una trentina di steward del Cosenza Calcio, che accreditano ancora oggi il frutto del lavoro di un’intera stagione (ottobre 2023-maggio 2024), hanno protestato pacificamente rendendo visibile a tutti il loro disagio, peraltro ormai conosciuto da tempo. Hanno sfilato indossando le casacche gialle e arancioni con le quali svolgevano il loro lavoro allo stadio Marulla per conto del Cosenza Calcio e hanno urlato slogan contro l’innominabile, il presidente interdetto Eugenio Guarascio, al quale mai come adesso cala perfettamente a pennello il nomignolo di Gargamella. “Guarà, sei un pezzente”; “Guarà, dann’a pila”; “Guarà, caccia i sordi”…. Gli slogan sono stati intervallati dal suono dei fischietti e la gente che passeggiava sul corso ha solidarizzato a lungo con gli steward “vrusciati” dal patron.

La plateale protesta deve aver guastato il pomeriggio al nemico dei puffi e alla sua sostituta che ormai da qualche mese è amministratore unico della “bancarella” Cosenza Calcio e così la signora Rita Rachele Scalise ha fatto pervenire ai media di regime una nota con la quale sostanzialmente afferma che gli steward che non si piegano sarebbero dieci. Un numero che stride tuttavia con quelli che hanno protestato che erano almeno trenta. Calcoli sbagliati o punti di vista diversi, chi lo sa… Fatto sta che Guarascio e il suo braccio destro mai come ora sono invisi al popolo rossoblù, che finora aveva contenuto le contestazioni perché – bene o male – Guarascio aveva tenuto fede ai suoi impegni. Ma adesso stanno venendo fuori tutte le magagne e il Cosenza è tornato ad essere lo zimbello d’Italia beccandosi anche 4 punti di penalizzazione come non accadeva dai tempi di Peppuccio Pagluso. Siamo veramente arrivati ad un punto di non ritorno e ormai la città ha aperto finalmente gli occhi.