Cosenza-Hellas Verona al Marulla, ma quale “miracolo”. Occhiuto si ricordi il palco di Pegna

Non ci saranno problemi, alla fine, per Cosenza-Hellas Verona allo stadio “Gigi Marulla”. Quello che qualcuno vorrebbe far passare per “miracolo” o per “salto mortale” altro non è che un lavoro iniziato colpevolmente in ritardo e che per fortuna è finito in tempo per la scadenza. Niente di particolare: il Comune ha fatto (neanche bene) metà del suo dovere e non sarà certo la macchina della propaganda occhiutiana a incantare la tifoseria. Che semmai ricorda i danni gravissimi procurati al manto erboso del Marulla dal sindaco e dal palco (un “sarcinale” montato a cazzo di cane e scavando solchi profondi nel nostro tempio) del suo sodale promoter, il pessimo Pegna. Lo stadio rimase ostaggio per tre giorni dell’impresario lametino e del sindaco cazzaro, tutti entusiasti di uno spettacolo, “Notre Dame de Paris”, che era una cagata pazzesca e le cui conseguenze sul manto erboso sono rimaste visibili per mesi e mesi. E se il Cosenza non fosse stato in corsa per la Serie B, appena due mesi fa ci saremmo dovuti sorbire anche il bis con Giulietta e Romeo. Cose dell’altro mondo!
La rizollatura, che in tutta Italia si fa in poche ore, qui a Cosenza è sembrata la fabbrica di San Pietro ma per fortuna siamo abituati alle cazzate del primo cittadino e dei suoi scagnozzi.