Cosenza. I primi evasori sono i palazzinari amici degli amici

Se da un lato corrisponde al vero che tre quarti dei cosentini non pagano i tributi comunali (acqua, spazzatura), e parliamo di cartelle esattoriali di qualche centinaio di euro, e comunque non superiori a 1000 euro, è anche vero che dall’altro nessuno, in questa città, ha il coraggio di dire che i veri evasori sono i famosi costruttori edili. I palazzinari di casa nostra e dintorni che come tutti sanno, a Cosenza, sono gli unici che possono permettersi di non pagare i tributi (oneri di urbanizzazione) senza incorrere in sanzioni. E qui parliamo di “cartelle esattoriali” che fanno la differenza. Se è vero come dice Franz che la rinascita di Cosenza passa attraverso il recupero delle somme dovute dai cosentini alla pubblica amministrazione, come mai nessuno osa parlare dei mancati versamenti degli oneri di urbanizzazione da parte dei costruttori nelle casse comunali? Eppure qui si tratta di recuperare milioni di euro, che potrebbero apparare la drammatica situazione finanziaria del comune. Ma si sa: per i costruttori cosentini c’è sempre una via di fuga e un permesso a costruire (a vigna) sempre pronto.

Uno dei trucchetti usati dai costruttori, in accordo con la politica e la burocrazia corrotta, per non pagare i tributi è quello di “scambiare” con la pubblica amministrazione la somma dovuta con lavori di pubblica utilità. Un esempio: il costruttore che deve al comune 100.000 euro di “oneri di urbanizzazione”, propone allo stesso di effettuare lavori per un pari importo, utili alla città e ai cittadini. Che sono quasi sempre lavori di rifacimento di marciapiedi, manutenzione villette, muretti e robetta simile. Tutti lavori non riscontrabili, e palesemente inventati, che esistono solo sulla carta, tanto a Cosenza nessuno controlla. E il gioco è fatto. Ma non finisce qui: c’è anche chi può permettersi di evadere i tributi e basta, senza proporre nessuna “contropartita”, anche fittizia, alla pubblica amministrazione. Come dire: non pagano i tributi perché unti dal Signore.

Ma a quanto ammonta l’evasione prodotta dai mancati versamenti degli oneri di urbanizzazione? A parte il muro di omertà della pubblica amministrazione su questo “tema”, una prima indicazione è possibile recuperarla a partire dal 2016. Fu l’allora consigliere di maggioranza nonché presidente della Commissione consiliare Urbanistica, Davide Bruno a “lanciare l’allarme” evasione oneri di urbanizzazione, al punto da chiedere all’allora sindaco Mario Occhiuto l’istituzione di una “task force” per combattere gli evasori costruttori. Disse Bruno: “Dal lavoro della Commissione Urbanistica che ha dedicato alla trattazione del tema diverse sedute, operando un vero e proprio monitoraggio delle posizioni dei diversi obbligati è emersa una situazione di evasione, tra mancato pagamento degli oneri di urbanizzazione e degli altri oneri previsti per la concessione di permessi a costruire, pari, secondo una prima sommaria analisi, a quasi 5 milioni di euro, cifra probabilmente destinata a crescere. Quel che più disorienta è che ad evadere gli oneri non sono tanto i comuni cittadini che si rivolgono all’Amministrazione per edificare la loro casa, ma imprese, anche di una certa consistenza e solidità economica, che hanno utilizzato strumenti urbanistici importanti senza corrispondere al Comune quanto previsto dalla legge”.

Dal 2016 ad oggi di nuovi palazzi e grattacieli a Cosenza ne sono sorti, e la cifra dei mancati versamenti degli oneri di urbanizzazione, già all’epoca propendente al rialzo, all’oggi è certamente più che raddoppiata. Ma di recuperare questa consistente somma a Franz non gli passa neanche per l’anticamera del cervello. Non può disturbare gli amici degli amici di Nicola Adamo e Mario Occhiuto che tanto bene hanno fatto alle loro tasche. E non potendo prendersela per vigliaccheria con i potenti palazzinari di casa nostra, Franz ha deciso di fare il duro con le famiglie cosentine che devono al Comune qualche centinaio di euro che vanno pagati, perché è un dovere civico, ma non sono certo la componete sociale su cui accanirsi. La prova che Franz non ha nessuna intenzione di disturbare i palazzinari sta nel fatto che al pari di Occhiuto – su suggerimento dell’allora consigliere di maggioranza Spataro e attuale consigliere di minoranza sempre pronto a dare una mano ai poveri costruttori in difficoltà – ha “deliberato” per i poveri costruttori, a differenza delle cartelle esattoriali dei cittadini, la possibilità di “scomputare” o rateizzare, a loro piacimento, gli oneri di urbanizzazione. Tanto i caggi che pagano al posto loro si trovano sempre.