Belvedere, cittadini delusi dai politicanti locali. I limiti delle liste civiche “accozzaglie”

I BELVEDERESI DELUSI DAI POLITICANTI LOCALI

I belvederesi sono delusi dopo quest’ultimo deplorevole teatrino della politica locale belvederese sui nomi di chi debba essere il nuovo Presidente del Consiglio Comunale fra i consiglieri di opposizione designati dal sindaco Cascini – Filicetti e Arnone – e il consigliere Martucci designato dalle tre opposizioni (Uniti per Belvedere, Impegno Comune e Futura Belvedere) e dopo altre “scaramucce” alle quali i cittadini stanno assistendo da alcune (troppe) settimane. Teatrino di uno squallore unico!

Purtroppo i belvederesi da semplici spettatori continueranno a sorbirsi gli scontri deplorevoli da “condominio litigioso” anche nei prossimi mesi poiché una striminzita maggioranza di 7 (compreso il voto del sindaco) contro 6 non reggerà agli assalti politici ed alle critiche durissime a cui sarà sottoposta a seguito delle scelte non consone rispetto al gravissimo dissesto finanziario in cui versa l’Amministrazione comunale.

Obiettivamente c’è da dire, vista la giungla rissosa e famelica dei rappresentanti del Consiglio comunale di tutelare i propri interessi politici e quelli di altro genere che tutte le tre liste civiche, capeggiate da Cascini – Filicetti – Massimilla ne escono politicamente con le ossa rotte.

Nell’insieme dell’intreccio e contesto politico-amministrativo del Comune, poco edificante, non bisogna dimenticare la proposta risibile, utopistica, illogica e bocciata della “cabina di regia” avanzata da Impegno Comune probabilmente allo scopo di entrare in maggioranza.

Sarebbe opportuno che tutti i soggetti palesi e occulti di destra, sinistra e centro che hanno prodotto sia nel presente che nel passato pessime ed inqualificabili dispute politiche da “stadio” facessero un passo indietro se realmente tengono a cuore le sorti del paese, mettendo al primo posto l’interesse di Belvedere e dei suoi cittadini.

In caso contrario i belvederesi devono essere pienamente consapevoli che il loro bel paese, purtroppo, non avrà futuro né ora né mai.

Per evitare un tal disastro ritengo che solo i 5 Stelle belvederesi potrebbero garantire al paese una vera svolta ed un significativo cambiamento.

A tal proposito c’è da tener presente che il Movimento 5 Stelle alle ultime elezioni politiche del 25 settembre 2022 ha ottenuto un importante e considerevole successo a Belvedere Marittimo che gli ha permesso di diventare il primo partito a livello locale, avendo conseguito i seguenti voti:
– SENATO: voti 905 pari al 25,8%;
– CAMERA: voti 938 pari al 26,8%.

L’obiettivo dei 5 Stelle belvederesi è stato quello e sempre sarà di riconsegnare lo spazio politico ai cittadini, ristabilendo il rapporto tra essi e le istituzioni comunali.
Il progetto del MoVimento 5 Stelle è il cambiamento della visione attuale della politica locale perché sposti in primo piano il cittadino e il rispetto delle sue necessità primarie: lavoro ed attività produttive, sviluppo sostenibile, realizzazione delle infrastrutture, legalità e sicurezza pubblica, trasparenza, sanità pubblica, scuola pubblica e sicurezza scolastica, rispetto dell’ambiente, politiche sociali, miglioramento dei servizi, ripresa del turismo, recupero e rilancio dei valori artistici, storici, culturali e paesaggistici, ricchezze tutte, che il nostro paese offre.

Il grande problema sorge come sta avvenendo nel mio paese, a Belvedere Marittimo dove per la seconda volta il sindaco Cascini non sa tenere compatta la sua maggioranza non tenendo fede a quanto stabilito nel programma elettorale per meri interessi e calcoli politici.
Per evitare tali rognose questioni sarebbe opportuno una legge che vieti la formazione di liste civiche, che non ho remore a definire, “accozzaglia” perché la formazione delle liste è composta da persone con idee politiche opposte, letteralmente contrarie, tenute insieme da una spennellatina di “vinavil”.
Come ho sostenuto già nel 2019, allorquando mi sono presentato per l’elezione a sindaco, una ”lista civica accozzaglia” può anche vincere ma non riesce poi a governare. Gli esempi delle due amministrazioni Cascini sono eloquenti come anche le recenti crisi amministrative dei Comuni di Cetraro e Paola.

Renato Cipolla