Pizzo, è lotta all’abusivismo pubblicitario: oltre 350 pannelli da… oscurare

Oltre 350 pannelli pubblicitari ritenuti abusivi saranno oscurati, segnando una svolta epocale dopo anni di battaglie legali. Il sindaco Sergio Pititto non si ferma e il leitmotiv resta lo stesso: tolleranza zero per garantire la legalità. Così, oltre alle demolizioni delle opere abusive, ora si passa alla rimozione dei pannelli. In tal senso, ha dato l’indirizzo e a “eseguire” sono stati il segretario generale, Carmelo Impusino, il comandante della Polizia locale, Giulio Dastoli, la dirigente che prima guidava il settore Tributi, Isabella Scordamaglia e la società che gestisce il servizio (Soget), lunedì rappresentata da Simone Belvedere.
Intanto sono stati “oscurati” gli impianti che fanno capo alla Pubbliemme, altresì diffidata e, se continua a restare inadempiente, la Soget si rifarà anche sulle società e sui brand che occupano gli spazi pubblicitari, perché, benché estranei alla vicenda, saranno chiamati in solido. Lunedì il primo pannello oscurato è stato proprio quello di Cateno De Luca, il politico siciliano conosciuto anche come “Scateno”; il suo manifesto è infatti finito su un pannello “abusivo”…
Eppure l’epilogo era chiaro: lo scorso settembre il Comune aveva informato la Pubbliemme che era venuta meno la «fiducia relazionale» in conseguenza di installazioni pubblicitarie abusive e dunque erano state revocate le concessioni in essere.

A supporto dell’attività posta in essere lunedì, anche l’ordinanza cautelare del gennaio di quest’anno emessa dal Tar (prima sezione) che aveva rigettato l’istanza cautelare proposta in via incidentale dalla Pubbliemme confermando l’impalcatura motivazionale del provvedimento di revoca, nonché l’ordinanza del Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (di marzo) che conferma l’ordinanza cautelare e condanna la società ricorrente al pagamento delle spese processuali, dunque in ossequio al provvedimento di revoca delle concessioni e della voltura.

Quello avviato è stato il primo passo: l’Ente è comunque pronto a rimuovere fisicamente gli impianti (tra pannelli, parapedonali e pensiline) presso il campo sportivo per 30 giorni, decorsi i quali, se non ritirati, saranno destinati allo smaltimento. Per circa 20 anni questi impianti hanno caratterizzato diversi angoli del territorio, che nonostante i guadagni non sembra abbiano prodotto “ritorni” al Comune. Grazie al censimento/incrocio con concessione in uso ai gestori, a cura della Soget, sono stati vagliati i circa 800 impianti presenti. E su quelli ritenuti abusivi la stima approssimativa è di circa 150mila euro che l’Ente avrebbe perso ogni anno ma è già pronto a richiedere compensazioni a partire dal 2018. La prossima attività si sposterà sui privati. Fonte: Gazzetta del Sud