Capodanno Rai in Calabria 2025, è fatta! Robertino presentatore e Princi “valletta”

Nella ormai famosa conferenza-pagliacciata di mezza consiliatura, il presidente Roberto Occhiuto, inteso Robertino da Cusenza, meglio noto come Cazzaro parassita di Calabria, ha concluso l’evento con il grande annuncio. Il nostro presidente “Presentatore”  ha annunciato al popolo: “Signore e Signori, Ladies and gentlemen, Madame et Monsieur, Mein damen und Herren, Senoras y Senores, Cummari e Cumpari, anche per il 2026 il  CAPODANNNO RAI SI FARA’ IN CALABRIA”. 

Abbiamo vinto, ma che fatica… la concorrenza è stata spietata. Tutti volevano il Capodanno 2026, dopo il grande successo del Capodanno 2024 a Crotone, con oltre 100 milioni di contatti, ma che dico… milioni di contatti… anzi miliardi di pilu, pilu su pilu, sti infamuni volevano fotterci.

Da fonti ben informate di minchiate abbiamo appreso che il Presidente dell’Albania voleva portarsi il Capodanno in terra straniera con la scusa di volere realizzare il Capodanno nel campo di accoglienza di Gjader e Schengjin che tra pochi mesi verrà inaugurato dal nostro Presidente Meloni, detta Giorgia. L’Italia allarga finalmente i suoi spazi vitali mettendo radici oltremare. Qualcun altro aveva pensato anche alla Tripolitania, all’Etiopia o all’Abissina, per ricreare il grande impero coloniale italiano… 

Non solo, abbiamo sconfitto anche le offerte succulenti dei sauditi, che dopo averci fottuto l’Expo 2030 investendo 190 milioni, adesso, per mano del principe Bin Salman, volevano fotterci il Capodanno italiano e trasferirlo a Ryad. Un Capodanno in mondovisione con una sfilata di cammelli e giocatori di calcio sul palco a partire da Ronaldo fino a Messi. Nel pacchetto il principe Bin Salman aveva inserito anche l’acquisto delle società di calcio di Catanzaro, Cosenza, Reggina, Crotone e Vibonese con un progetto di portarle in Champions League entro cinque anni…

Niente, nulla da fare, il nostro Presidente Robertino da Cusenza, inteso Cazzaro parassita di  Calabria, ha sbaragliato cotanta concorrenza e la Calabria sarà sede anche del Capodanno 2026.

Fiato alle trombe Turchetti, fiato alle grancasse, ai tric trac, ai putipù e alle triccheballacche. Sembra che nel nuovo pacco, pardon pacchetto, vi sia anche la possibilità di trovare la sorpresa delle sorprese. L’edizione 2026 del Capodanno potrebbe essere presentata direttamente dal nostro Robertino da Cusenza, inteso sempre Cazzaro parassita di Calabria. Lui a fare il presentatore e Giusy Princi da valletta… pardon da copresentatrice. Così impara Amadeus ad andare via dalla Rai e approdare alla concorrenza del Nove.

Già è iniziata la corsa per acquistare gli spazi pubblicitari dell’evento. Anche le multinazionali sono già sul piede di guerra. Gli americani sono preoccupati per il loro SuperBowl di football. Hanno il terrore che possa perdere di interesse e attrattività. Già si segnala un fuggi fuggi generale di pubblicità verso le sponde calabresi. Quello che era il più grande evento mondiale è destinato a cedere il primato al nostro Capodanno. Per non dire di Sanremo che è destinato a chiudere il suo festival che verrà anch’esso spostato a Belvedere Marittimo dove si trova la residenza estiva – bruciata – del nostro Cazzaro di Calabria.

D’altronde il grande successo dell’edizione ultima scorsa è lì a testimoniare la scelta strategica compiuta da Occhiuto con fiuto di grande imprenditore. Come si fa a dargli torto quando afferma che “…Credo che sia uno degli investimenti più redditizi fatti nella storia della regione. Tante volte in passato venivano sprecate le risorse per la promozione territoriale al punto che se oggi si parametrassero le risorse spese con il numero dei contatti si avrebbe contezza del fatto che nessun investimento per la promozione territoriale ha reso come questo fatto dalla Calabria con la Rai in questi due anni…”. 

Non c’è niente da fare, parla già da nuovo Amadeus della Rai di Giorgia. Siccome il ragazzo è modesto non aggiunge che da gennaio scorso la Calabria è invasa da turisti da tutto il mondo. Gli hotels a cinque stelle sono strapieni, ma anche quelli a quattro stelle, scendendo fino ai b&b e ai pensionati. Per i Ponti di primavera c’è un sold out mai visto in Calabria. Tutto quello che tocca il nostro Re Mida diventa oro. Spende e spande che è una bellezza, ma  i risultati si vedono… Auuuu se si vedono… 

Per il Capodanno 2023 ebbe la felice idea del Palaghiaccio a Milano costatoci oltre 2 milioni di euro ed è da allora che tutti i lumbard vengono a trascorrere le ferie in Calabria. Non solo, hanno venduto le loro casette in Liguria e hanno acquistato nuove ville in Calabria grazie anche all’accordone con la Ryanair a cui naturalmente diamo milioni e milioni per la promozione. Poi abbiamo investito milioni in super stand in fiere e contro fiere più o meno note e anche qui i risultati si vedono. Quest’anno alla Bit di Milano grande stand super accessoriato.

Ma la Bit scompare di fronte al Vinitaly di Verona dove avevamo un mega stand  in cui abbiamo ospitato tutti a spese nostre, pagando in parte anche quelli delle cantine private. Milioni su milioni epperò i risultati si vedono. La Calabria esporta lo zero virgola qualcosa del suo vino all’estero. Più soldi la regione spende, più ultimi siamo in tutte le graduatorie di mercato. Sono soddisfazioni… 

Naturalmente i giornali e i siti di regime fanno da grancassa agli annunci roboanti fatti di schiuma e sputazza alla bocca e non c’è nessuno che abbia il coraggio di porre una semplice domanda. Ci scusi, Presidente, ma i turisti che ci ha  assicurato grazie al grande Capodanno di Crotone e agli spot a Ballando sotto le stelle, quando arrivano? Qui non si vede nessuno.   C’è truscia, il deserto, si fa la fame… Ah vabbè ma non si deve dire: tutto va bene madama la marchesa!!!