Cosenza, il clan Caputo-Potestio-Occhiuto. Quella notte che al posto di blocco Pierluigi diventò il re del mojito con la patente sospesa

Per meglio descrivere il personaggio politico di cui ci occuperemo, dobbiamo fare un grosso passo indietro, agli anni 70, quando un umile medico della mutua di paese, stile dottor Guido Tersilli Alberto Sordi, inizia la sua velocissima carriera che lo porta ad occupare tante poltrone sia in politica che all’Asp di Cosenza, più o meno quante ce ne sono in un negozio di poltrone e sofà.

E’ dal 1977 che il medico della mutua Carmelo Caputo, padre di Pierluigi, cura gli ammalati, con visite a domicilio e in studio, e segna. Segna sull’agenda indirizzi, numeri di telefono, parentele, numeri di seggio elettorali, elettori, voti. E dopo dieci anni si ritrova all’Usl 9 di Cosenza da “part time” a chiamata diretta e non sa neanche lui come ha fatto. O meglio lo sa benissimo, ma non sperava neanche lui di bruciare le tappe in questo modo.

Ma l’incontro della vita Carmelo lo fa all’Unità Sanitaria Locale numero 9 di Cosenza, dove si lega molto con un altro dipendente furbacchione, il leggendario Carmine Potestio detto Mino. Questa amicizia per Carmelino Franco Caputo (così recita l’anagrafe) rappresenta la vera svolta perché è la chiave per arrivare a Geppino Camo, Gino Pagliuso, Franco Covello e dulcis in fundo Robertino Occhiuto, all’epoca ancora giovane e senza probleni di… identità.

Prima l’Usl 9 gli concede il contratto full time e poi, nel 1994 lo indica componente effettivo della Seconda Commissione Medica per l’accertamento delle invalidità civili. La famigerata e bramata Seconda Commissione. Pensate a quanti invalidi più o meno veri siano passati sotto Carmelino e abbiano lasciato numeri e referenze per la famosa agenda. Poi, però, arrestano Mario Occhiuto e Franco Petramala… Siamo nel 1994. 

PRIMA PUNTATA (https://www.iacchite.blog/cosenza-sanita-venduta-il-clan-caputo-potestio-la-scalata-di-carmelino-re-delle-invalidita-civili-allusl-9/)

SECONDA PUNTATA (https://www.iacchite.blog/cosenza-sanita-venduta-il-clan-caputo-potestio-occhiuto-carmelino-conquista-lasp-e-lancia-il-rampollo/)

TERZA PUNTATA

Il bamboccione del rampantissimo Carmelino Caputo – ormai in pensione -, per lunghi anni famigerato ras delle invalidità civili e numero uno della Direzione generale dell’Asp, di nome Pierluigi, viene affidato al “compare” Carmine Potestio dal premuroso paparino che vuole godersi la vecchiaia. Ma deve essersi distratto però Carmine Potestio quella sera quando Pierluigi scivola su una buccia di banana e la banana prende una brutta traiettoria perché Pierluigi rimane clamorosamente in balia di un brutto episodio che rischia di buttare dalla finestra tutti i sacrifici di Carmelino e Carminuzzo!

Pierluigi è un ragazzo a cui piace la vita mondana e spende e spande di giorno e di notte, soprattutto di notte diventa un habitué di locali notturni. Gli piace la bella vita e in breve tempo diventa il re del mojito cha cha cha… All’epoca, poi, si accompagnava addirittura con belle ragazze, almeno all’apparenza, perché poi – si sa – nel “segreto” delle stanze che contano, tutto può succedere. Intelligenti pauca.

La vita mondana del bamboccione procede a gonfie vele finché non arriva una sera maledetta. Alla fine del 2015 Pierluigi viene fermato ad un posto di blocco delle forze dell’ordine in stato di ebbrezza alla guida della sua auto. Sì, avete capito bene: la faccia (di culo con barba) da bravo ragazzo adatto a tutte le stagioni sfrecciava con la sua auto per le vie tra Rende e Cosenza completamente ubriaco… Una leggerezza inammissibile.

Quella sera gli è passata tutta la vita davanti quando la paletta si è alzata e gli ha intimato l’alt… Si dice che la prima telefonata l’abbia fatta – manco a dirlo – a Carmine Potestio e poi al paparino. Pierluigi il re del mojito (cha cha cha!) viene processato e patteggia una condanna a due mesi, ma nessuno deve sapere nulla. Infatti i giornali di regime  nascondono la notizia. Qualche settimana dopo al Comune succede l’irreparabile e il cazzaro viene sfiduciato. Nuova campagna elettorale di Occhiuto che Pierluigi è costretto a fare a piedi perché la patente gli era stata sospesa… E meno male, direbbe Mengoni… 

Intanto, col papà Carmelino in pensione, Pierluigi è totalmente nelle mani di Carminuzzu che lo protegge e gli affida un autista che lo scarrozza per evitare altri guai. Nel secondo mandato a consigliere comunale è Carmine Potestio che lo impone addirittura come Presidente del Consiglio a tutta la banda (cazzaro compreso), ma l’ambizione di Pierluigi è pari solo al padre e quindi non ha confini!

Potestio offre a Caputo tutte le protezioni anche quelle giudiziarie ed è così che conosce e frequenta quel marlonbrando di un Cozzolino ed escono spesso per “mangiarsi una pizza” come ormai sanno tutti grazie a Iacchite’ (La cena di Potestio, Caputo e Cozzolino)

Il cazzaro prepara la sua campagna elettorale alla Regione e Pierluigi è in pole position per candidarsi con lui. Quando Potestio però capisce che Mario Occhiuto non riesce nella sua impresa, architetta prima il tradimento al cazzaro e poi porta il “nuovo” rampollo alla corte di Jole Santelli che lo candida e offre a Potestio la “protezione” sanitaria che ha sempre avuto fino a mettere le mani su una struttura sanitaria a Vibo, ma questa è un’altra storia!

Il re del mojito, muto per scelta e per… ignoranza continua a non parlare mai, non decide nulla. Molti alla Regione credono che al massimo sia ventriloquo… Gli altri parlano per lui e gli dicono cosa fare e non ha problemi a guidare visto che ha l’autista glielo paghiamo noi. E di strada ne fa tanta.

Quando la povera Jole muore, la scuderia di Mino Potestio candida Roberto Occhiuto alla Regione e Caputo chiede di diventare assessore! Robertino gli risponde che è presto, ma praticamente gli affida una fetta di gestione dell’assessorato Infrastrutture con concorsi, Bandi Cultura (e che bandi…), e tanto altro. Caputo aspetta, è paziente ed è ancora giovane. E poi ormai fa parte della stessa lobby di Robertino! La più potente…

3 – (continia)