Cosenza, il primo dei libri postumi di Franco Dionesalvi

Lunedì 28 novembre alle ore 19 alla Libreria Ubik di Cosenza – via XXIV Maggio 49 – sarà presentato il libro “Conversazione tra un economista e un poeta” di Pierangelo Dacrema e Franco Dionesalvi. Partecipano Pierangelo Dacrema e Felice Cimatti. Si tratta del primo dei libri postumi di Franco Dionesalvi, poeta, scrittore e giornalista cosentino, scomparso prematuramente il 6 luglio scorso. 

Il primo dei libri postumi di Franco Dionesalvi

di Rossana Bartolo

“Lettere da Milano”, la rubrica che di tanto in tanto Franco teneva su Jacchitè, era uno “sguardo altro” sul mondo che lo circondava, e oltre. La misura delle cose: a cominciare dagli stereotipi culturali (Nord/Sud) di cui siamo intrisi, attraversando le realtà che ognuno si cerca e generando una conclusione “sottile” che originava sempre da una idea evocatrice che risultava utile ai più: far riflettere. Interrogarsi, e non fissarsi sulla risposta da darsi, piuttosto, quale domanda porsi. Lui pensava che si poteva essere educati a questo. Meno frustrati in giro, di certo.

E in una delle sue domande c’era: può la Poesia essere l’antidoto al veleno inoculatoci quotidianamente dal sistema capitalistico? La sua risposta fu: sì. E lo voleva dimostrare.

Pensò così ad un saggio, quindi iniziò la sua ricerca avendo ben presente la sociologia della vita quotidiana.

Questa era l’idea necessaria di Franco: fare ricerca a 360°, e dimostrare che l’Economia ha bisogno della Poesia, altrimenti si generano mostri.

Decise di parlarne a Pierangelo Dacrema. Cercava un confronto serio.  Dacché hanno iniziato a discorrerne, non si sono più fermati. E hanno cominciato a scriverne a quattro mani.

Pierangelo dice: Dialogare con Franco Dionesalvi ha significato capire come esista, prezioso, il patrimonio di grazia e saggezza che potrebbe salvare una civiltà allo sbando. Chi sfoglierà le pagine di questa “Conversazione” scoprirà quanta poesia, quante possibili delizie, giacciano sotto il cumulo dei numeri di un’economia cinica e squilibrata, prodiga di oggetti ma avara di giustizia e sentimento, ansiosa di benessere ma incapace di afferrarne la chiave.

È così, il Saggio non si è potuto realizzare. Franco non ne ha avuto, letteralmente, le forze. Ma Pierangelo lo ha sollecitato continuamente e insieme hanno creato una trama per una cura della casa. E poi hanno costruito un ponte. Poesia e Economia si incontrano su di esso.