Cosenza, il procuratore Spagnuolo costretto a mollare Occhiuto

Dopo la mazzata della procura di Cosenza che si è abbattuta inaspettata come un fulmine a cielo sereno sulla testa di Occhiuto, una domanda sorge spontanea. Ed è questa: cos’è successo di così sconvolgente al porto delle nebbie tanto da indurre il procuratore capo Spagnuolo ad agire contro uno dei suoi maggiori protetti?

Le tesi ascoltate in giro per la città sono diverse, ma quella sicuramente più condivisa è questa: il procuratore capo Spagnuolo ha agito, non tanto per amore di Giustizia, ma perché costretto dalle circostanze. Spagnuolo ha agito contro Occhiuto perché pressato dalla stampa e dall’opinione pubblica che da anni gli chiede conto dell’impunità evidente di cui godeva il sindaco, nonostante i visibili reati da lui commessi. E non solo per questo.

Spagnuolo è finito al centro di una indagine guidata dai magistrati di Salerno proprio perché sospettato di corruzione e omissione di atti di uffici. Ovvero: i pm di Salerno indagano sui rapporti tra il procuratore Spagnuolo e Mario Occhiuto, ipotizzando un malsano scambio di “favori” tra i due basato sul do ut des: tu mi insabbi l’inchiesta a me, e io assumo un nipote a te. A questo si aggiunge anche l’inchiesta “Passepartout” eseguita da Gratteri dove risulta imputato anche Mario Occhiuto, insieme all’inchiesta di Roma, e a quella della Manzini sul caso Cirò.

Come a dire: tutti gli contestano una serie di gravi reati che lui ha commesso in barba alla legge, tranne la procura di Cosenza. Ed è per questo che il procuratore Spagnuolo è corso ai ripari. Deve averla pensata così: se non procedo anche io contro Occhiuto, dopo tutto quello che sta succedendo e che succederà, compreso l’arrivo dell’ispezione ministeriale al tribunale di Cosenza, qui finisce male anche per me. È meglio a questo punto tirare fuori, prima dell’arrivo di qualche ispettore, tutte le inchieste di Occhiuto che ho insabbiato negli anni, incluse quelle che ha insabbiato Granieri, dove i reati commessi da Occhiuto sono certificati e riscontrati, e procedere. Così nessuno potrà più dire che Spagnuolo protegge Occhiuto. E per meglio essere sicuro di questo, ha tirato fuori la mamma di tutte le truffe occhiutiane che apre la porta ad un filone investigativo di non poco conto. Una inchiesta che mette a nudo Occhiuto e non dà alcuna possibilità di difesa al cazzaro tanto evidenti sono i reati.

Una paraculata, una furbata mossa dalla codardia, e dalla coda di paglia che si ritrova. Un classico tra delinquenti: quando sono alle strette si mollano l’un con l’altro. Ed è quello che ha fatto Spagnuolo costretto dagli eventi: ha mollato Occhiuto al suo triste destino. E nel peggiore dei modi.