L’annuncio di candidatura alla Regione di Mario Occhiuto, arrivato a neanche 24 ore dalla chiusura delle urne per le Politiche, ha di fatto aperto la successione al sindaco di Cosenza. Occhiuto, del resto, non potrebbe più ricandidarsi alla guida del Comune (non si può andare oltre i due mandati) e di conseguenza, prima di trovarsi con un pugno di mosche in mano, pensa al suo futuro politico, dal momento che ormai non ha più nessuna intenzione di lasciare questo fruttuosissimo business per ritornare a fare l’architetto.
Certo, ancora non si capisce se Occhiuto sarà il candidato governatore del centrodestra (ipotesi sempre più remota dopo la batosta delle Politiche) o di un gruppo di liste civiche ma il particolare non interessa più di tanto ai cosentini che non vedono l’ora di toglierselo di torno, almeno dal loro territorio. L’aspetto che più interessa invece riguarda i tempi della sua candidatura. Poiché il mandato di Oliverio “Palla Palla” scade a novembre del 2019, Occhiuto – se davvero vorrà candidarsi alla Regione – dovrà dimettersi da sindaco nella primavera del prossimo anno, in maniera tale che i cosentini possano scegliere il nuovo sindaco nella stessa tornata elettorale delle Regionali.
Sono in molti a prevedere che la poltrona di primo cittadino di Cosenza toccherà ad una donna, che sarebbe la seconda a indossare la fascia tricolore dopo Eva Catizone (2002-2006). Qualche giorno fa si avventurava in questa previsione, per esempio, Giuseppe Cirò, ex segretario di Mario Occhiuto, clamorosamente denunciato dallo stesso sindaco per aver fatto sparire dall’economato di Palazzo dei Bruzi 60mila euro. Cirò, così come molti altri occhiutiani delusi e abbandonati, ha aderito al Movimento Noi di Fabio Gallo, e di conseguenza la sua previsione dovrebbe essere propedeutica alla scesa in campo di una candidata a sindaco espressione di questo gruppo. Usiamo il condizionale perché, in realtà, almeno finora, l’unica donna che non fa mistero di voler prendere il posto di Occhiuto è Katya Gentile, che nel 2013 fu estromessa dalla carica di vicesindaco e non ha mai digerito il “trattamento”.
Katya Gentile sta lavorando ormai da tempo alle prossime elezioni comunali di Cosenza e ha già reclutato molti aficionados nel mondo cattolico cosentino. Non le serve l’appoggio di Forza Italia, il partito nel cui alveo sono ritornati il padre – compa’ Pinuzzu – e lo zio – il leggendario Cinghiale. Molto meglio costruire un gruppo di liste civiche ed evitare di esporsi alle contumelie dei cosentini rispetto al sistema partitocratico. Dunque, la previsione di Cirò potrebbe pure essere un “assist” per Katya Gentile, anche perché il Movimento Noi, nonostante la sua azione di denuncia sul territorio, non si è mai azzardato a colpire la famiglia Gentile, limitandosi a demonizzare il solito Occhiuto.
Escludendo il centrosinistra, che ormai in città si è completamente estinto, e il cerchio magico di Occhiuto (a vecchia si frica na vota, al massimo due ma tre sarebbe davvero il colmo!) l’unico avversario pericoloso per la Gentile potrebbe essere il Movimento Cinquestelle, sulla scia del grande successo ottenuto alle Politiche. Ma le amministrative sono tutta un’altra storia ed è ancora recente il clamoroso flop del candidato “mascherato” del senatore Morra alle elezioni del 2016. Vedremo da qui a qualche tempo quale sarà l’atteggiamento dei grillini per il Comune di Cosenza e non è escluso che a contendersi la vittoria a Palazzo dei Bruzi possano esserci due donne: una del “sistema” e l’altra del “nuovo corso”. Solo fantapolitica? Lo sapremo presto.