Cosenza, il traffico (caos) in mano agli “scienziati” di oggi e alle facce di bronzo di ieri

A Cosenza da qualche giorno ormai si parla solo di… traffico e la gente – sia chiaro – ha i suoi sacrosanti motivi per farlo, dal momento che realmente non si riesce proprio a circolare e gli ingorghi stanno diventando insopportabili.

Gli “scienziati” del Comune, come ormai li chiamano tutti, nella foga di demolire l’orribile rotonda di viale della Repubblica ideata e… costruita da Mario Occhiuto detto non a caso il cazzaro, non hanno calcolato che prima di arrivare al liberatorio abbattimento, c’erano da portare a termine almeno altre due operazioni. In primis, il ripristino del doppio senso di marcia nella zona dell’obitorio su viale della Repubblica, dove attualmente c’è un esercizio commerciale che fa il bello e il cattivo tempo senza che nessuno si preoccupi di “contenere” la sua illogica espansione sulla strada. In seconda battuta, poi, l’ormai “solita” bretella di collegamento tra via Quintieri e piazza Fera, che proprio non si riesce a concretizzare e che è fondamentale per snellire il traffico ma tant’è… A tutt’oggi davanti all’obitorio c’è chi sguazza e la bretella è un miraggio.

Ma un altro problema di non secondaria importanza è rappresentato dal fatto che tutte le strade parallele vengono concentrate in maniera davvero pedestre su via Roma e ci sono due cambi di sensi di marcia, in particolare, che gridano vendetta. Prima si scendeva da viale della Repubblica su quel tratto di via Simonetta dove è ubicata la cartoleria “Famele” e dove in pratica via Roma finisce e adesso niente… si sale e vorremmo davvero capire in base a che cosa gli “scienziati” hanno cambiato il senso di marcia. Assurdo.

Altra assurdità: qualche anno fa si saliva da via Roma verso via Tancredi (con annessa puzza di freni e frizioni spremute) dando così sfogo alla circolazione e invece di ritornare alle origini, gli “scienziati” hanno disposto che si deve continuare a scendere, rendendo ancora più caotico il traffico su via Roma. Speriamo che gli “scienziati” capiscano questi elementari consigli.

In tutto questo, sono piombati sul caso i consiglieri comunali di minoranza, che dovrebbero soltanto nascondersi o stare zitti dopo che il loro “padrone” cazzaro ha devastato, sventrato e saccheggiato Viale Parco-Mancini. Incredibile, ma vero, fanno scrivere ai media che hanno fatto un “sopralluogo” (sic!) per verificare la situazione e concludere che il loro “padrone” – sempre cazzaro – aveva ragione. Siamo veramente alla follia: come se i cosentini potessero dimenticare le file interminabili nel decennio occhiutiano su Via Popilia, XXIV Maggio, Viale della Repubblica o l’imbuto dei Due Fiumi… E invece no: loro ora sostengono che tutti i guai sono nati da qualche giorno… E qui occorre davvero stendere un velo pietoso ma non possiamo esimerci dal farvi vedere le loro facce di bronzo, pardon di culo.