Cosenza, la botanica secondo Occhiuto

Nel tentativo di dotare di verde alcune zone della città, l’amministrazione comunale ha sistemato un vecchio ulivo e alcuni alberelli nella nuova, grande piazza cosentina, assolatissima e senza la possibilità di innaffiarli.

È comprensibile il gesto dell’amministrazione – subissata da critiche e richieste di alberi nella distesa di cemento che è la nuova piazza – di porre a dimora alcuni alberi, ma non si può pensare di mantenerli per troppo tempo in piccoli vasi che ne causerebbero la loro fine. L’ulivo che è stato collocato su una delle “vele”, inoltre, appare sofferente, il recipiente che lo contiene, infatti, è troppo piccolo anche per un filo d’erba.

A questo punto, riteniamo inutile dotare la città di alberi se questi sono condannati a morire. La stessa cosa è stata compiuta al centro di Piazza Scura, dove nell’aiuola sono stati piantati un albero e tante piccole rose, queste ultime già secche perché messe a dimora in un periodo dell’anno in cui si sconsiglia la piantumazione, ma principalmente perché non hanno avuto acqua a sufficienza.

Dopo lo scempio delle potature selvagge e dei tagli indiscriminati degli alberi, si è costretti ora ad assistere al desolante spettacolo degli alberi sistemati in vasi troppo piccoli e piante messe a dimora in periodi sconsigliati e poi non innaffiate. Ancora una volta ci si chiede se nella pianta organica comunale vi è la presenza di un agronomo, o similare, preparato e dotato di “pollice verde”. Nel frattempo, i volontari dell’associazione “Giardini di Eva” offrono il loro aiuto per mettere a dimora gli alberi e per innaffiarli.

Il Comitato Alberi Verdi

Giardini di Eva