Il Cosenza riparte dopo la decisione di esonerare Zaffaroni e richiamare Occhiuzzi. L’ambiente e la tifoseria mai come adesso sono spaccati, scettici e pessimisti sul futuro del Vecchio Lupo. La conferenza stampa di ieri è stata il festival dell’ipocrisia e aveva inevitabilmente un convitato di pietra ovvero il patron Gargamella, che continua ad evitare il confronto con giornalisti e tifosi, segno evidente di coda di paglia… lunghissima.
Ma oggi il protagonista ritorna Roberto Occhiuzzi, il Principe di Cetraro, artefice della salvezza più miracolosa della storia rossoblù in Serie B ma anche di una delle retrocessioni (sul campo) più amare. Ha già detto che cambierà modulo (3-4-3 invece del 3-5-2 di Zaffaroni) e lavorerà sulla testa dei ragazzi ma è chiaro a tutti che questa squadra ha bisogno di rinforzi: in difesa e a centrocampo soprattutto. Sempre sperando che il patron non mandi via qualcuno degli attuali calciatori come fece lo scorso anno con Baez…
Quanto alla decisione di accettare la nuova “proposta indecente” di Gargamella travestito da Goretti magari è anche opportuno spezzare una lancia a favore di Occhiuzzi.
Comunque, al di là di quanto affermano molti cosentini delusi e preoccupati, anche Occhiuzzi tiene famiglia, visto che nel frattempo ha compiuto 42 anni ed era anche ora che se la facesse, ed è un professionista che fa il suo lavoro. Forse anche i più intransigenti dovrebbero capire che non possono essere pensare i dipendenti a ribellarsi e “risolvere” i problemi. Occhiuzzi è un lavoratore e dunque merita più rispetto. Anche perché gente più sgamata di lui, per esempio Piero Braglia, non è che abbiano battuto i pugni più di lui sul tavolo del nemico giurato dei Puffi. Alla fin fine, anche se Roberto ci ha esaltati tutti con quella salvezza miracolosa, non dobbiamo dimenticare che è all’inizio della sua carriera di allenatore e non è (ancora) Pep Guardiola.
Ritornando a “Garga”, conoscendo bene il suo menefreghismo abbinato a un cinismo che Ciprì e Maresco gli fanno un baffo, c’è da giurare che si sta divertendo perché lui, in ogni caso, ci sta guadagnando: Occhiuzzi ha accettato e lui ha risparmiato l’ingaggio di un nuovo allenatore. Ma avrebbe festeggiato anche se Roberto avesse rifiutato perché – anche in quel caso – con la rescissione del contratto avrebbe risparmiato uno stipendio. Altro che avaro questo è proprio geniale e la colpa principale è di chi ancora gli va appresso e gli porta persino i soldi in cassa pagando il biglietto. Meditate gente, meditate.