La famiglia di Ilaria Mirabelli ha formalmente presentato querela nei confronti di Mario Molinari per le ipotesi di reato di omicidio volontario o di omicidio stradale. La querela, frutto di una serie serrata di indagini difensive, è stata presentata ieri sera alla procura di Cosenza dall’avvocato Guido Siciliano sulla base della consulenza del medico legale Maurizio Chimenz, che ha assistito all’autopsia sul corpo di Ilaria Mirabelli eseguita lunedì scorso e sulla base della consulenza dell’ingegnere Fabrizio Coscarelli, perito di antinfortunistica stradale.
La prima conseguenza dell’iniziativa della famiglia di Ilaria Mirabelli è quella dell’iscrizione “a notizia noti” di Mario Molinari nel registro degli indagati. La seconda è che l’ipotesi di reato di omicidio colposo a carico di ignoti, con la quale era stato aperto il fascicolo, non ha più valore perché ci sono delle evidenti novità che sono sopraggiunte grazie alle indagini difensive dirette dall’avvocato Guido Siciliano. Il legale ha anche precisato a noi di Iacchite’ ma anche alle tante altre testate che finalmente si stanno accorgendo degli squallidi tentativi di insabbiamento, di avere consegnato, sempre nell’ambito delle indagini difensive, una maglia di colore celeste appartenente a Molinari e rinvenuta sul luogo del presunto incidente, un elemento che l’avvocato ritiene molto importante per accertare la verità .Â
Il legale della famiglia Mirabelli, per il momento, non può andare oltre ma è del tutto evidente che, grazie alle indagini difensive dirette dall’avvocato Siciliano, c’è l’assoluta necessità di accertare se le tre gravi lesioni interne in tre parti diverse del corpo della ragazza sono compatibili con le ipotesi di un incidente “autonomo”. Questo accertamento, anche a garanzia dell’indagato, dev’essere effettuato attraverso un contraddittorio tra le parti e cristallizzato con un incidente probatorio che tenga conto delle lesioni sul corpo di Ilaria, delle condizioni dell’autovettura e dei rilievi sul luogo del presunto incidente. E che accerti anche se Ilaria Mirabelli fosse realmente alla guida del mezzo come avrebbe sostenuto Molinari.Â
L’avvocato Siciliano, pertanto, deve attendere che la procura iscriva Mario Molinari nel registro degli indagati e subito dopo chiederà al pubblico ministero titolare del caso ovvero Donatella Donato che disponga immediatamente l’incidente probatorio.
Ricapitolando: com’era già lampante esaminando la foto frontale dell’autovettura Volkswagen di proprietà del padre di Mario Molinari, diventa sempre più probabile l’ipotesi che Ilaria fosse a piedi e quindi era scesa dall’auto e potrebbe essere stata investita.
I danni all’auto sembrano infatti tipici da investimento. Il corpo di Ilaria potrebbe avere impattato prima con il paraurti, successivamente con il cofano e poi col parabrezza, passando infine a filo del tetto mentre l’auto ha proseguito la sua corsa per altri circa 50 metri.
In procura non tira una bella aria ma il procuratore aggiunto Alessandro D’Alessio ha ben poche alternative: è vero che potrebbe negare l’esecuzione dell’incidente probatorio ma è altrettanto vero che il legale potrebbe chiedere l’avocazione del fascicolo del pm alla procura generale di Catanzaro. E la procura di Cosenza non farebbe una bella figura, vista finalmente anche la grande attenzione mediatica sul caso.