Cosenza, la farsa continua. Occhiuzzi come Toscano e Guarascio come… Peppuccio?

FOTO SOLOCISENZA

La crisi del Cosenza Calcio, diventata drammatica dopo la pesantissima sconfitta di Pisa, va avanti secondo il solito canovaccio al quale ormai il patron Guarascio ha abituato la piazza cosentina in altri momenti simili. E così, perfettamente fedele al suo “stile”, il faccendiere di Parenti (ché a Lamezia giustamente si incazzano se gli dici che è lametino…) starebbe programmando l’esonero del “parafulmine” Roberto Occhiuzzi. Eh sì, nonostante manchino ormai solo 4 (quattro!) partite alla fine di questa commedia, il patron, per calmare la tifoseria e cercare un colpevole a tutti i costi, com’è suo costume perché la colpa è sempre degli… altri, vuole la testa di Occhiuzzi. Dimenticando quanto ha fatto il ragazzo di Cetraro per la causa rossoblù neanche un anno fa quando ha conquistato una salvezza miracolosa nella quale ci ha messo molto di suo. Ma il calcio è spietato e le sue leggi sono queste.

L’unica soddisfazione per il Principe è che ha firmato un contratto fino al 2023 e di conseguenza se Guarascio vuole cacciarlo, gli dovrà pagare stipendi a vuoto per altri due anni e se Occhiuzzi non è stato ancora mandato via, è chiaro come il sole che è solo per questo “particolare”, decisamente pesante per un taccagno della portata del faccendiere della spazzatura.

Il prescelto sarebbe Walter Novellino, detto Monzon per la sua straordinaria somiglianza al pugile argentino. In realtà Novellino, dopo una onorata carriera, oggi come oggi – tanto per continuare la metafora del puglie – è più simile a un pugile suonato che ad un allenatore in grado di fare “miracoli” in quattro partite, ma tant’è. I media di regime, già allarmati e terrorizzati dalla situazione di classifica e da una tifoseria inferocita che ha iniziato abbondantemente a chiamarli “venduti” – ed è davvero il minimo -, hanno iniziato le piroette e le capriole e c’è da giurare che torneranno in massa a leccare il culo a Guarascio se dovesse arrivare il “salvatore della patria”, che a quanto pare potrebbe dirigere l’allenamento di oggi pomeriggio. Salvo salti mortali dell’ultimora sempre possibili visti i protagonisti.

Noi, dal canto nostro, in una situazione che ha sempre più del farsesco e del surreale, non possiamo fare a meno di ricordare un precedente simile, che risale alla stagione di Serie C 2009-10. Il Cosenza di Mimmo Toscano aveva ancora qualche speranza di poter accedere ai playoff e si era persino qualificato per le finali di Coppa Italia Lega Pro ma il sabato prima di Pasqua perse a Pescara. Alla guida della società il presidente Carnevale aveva ormai cooptato anche Peppuccio Pagliuso e fu proprio il figlio dell’ex patron rossoblù a confezionare la “perla”: mandare via Toscano per arruolare… Ezio Glerean per le ultime 5 (cinque!) partite. Beh, il finale della storia lo conoscono tutti: in quelle cinque gare il Cosenza non solo non raggiunse i playoff (e perse le finali di Coppa Italia) ma rischiò addirittura di retrocedere… Oggi quel record di Peppuccio (esonerare un allenatore a 5 partite dal termine) potrebbe essere clamorosamente battuto mentre sull’esito finale di questa “genialata” stendiamo ora più che mai il solito velo pietoso.