Cosenza, la “guerra” del Pronto Soccorso-lazzaretto: l’autonominato e la sua “marascialla”

Questo è un fatto molto grave di cui nessuno parla, noi non ne’veniamo a conoscenza e di questi inciuci noi siamo vittime con un servizio sanitario pubblico disastroso..
Al Pronto Soccorso di Cosenza è in atto una vera e propria guerra, senza esclusione di colpi. Perché evidentemente, ciò che sta a cuore all’Azienda Ospedaliera non sono il comfort e la salute del paziente, bensì gli intrallazzi a beneficio economico e d’immagine del più intrallazzato di turno.

Ed è così che Achille Gentile ed il suo compare Francesco Amato hanno convinto il “barone delle mille e una notte” De Salazar a togliere a Pino Pasqua la responsabilità del Dipartimento Lazzaretto (Pronto Soccorso).
L’aspetto più tragicomico della vicenda è che al posto di Pasqua si è “autonominato” proprio il Francesco Amato di cui sopra ed è praticamente superfluo aggiungere che non solo non cambierà niente ma che si continuerà ad andare ancora nella melma più a fondo, visto il soggetto subentrante.

La motivazione di tutto ciò? Molto paradossale, racchiusa in un termine inglese, così non ci capisce un cazzo nessuno: UNDERSTAFFING, ovvero “carenza di personale”. Come a dire: vista la carenza di personale, togliamo ancora più personale!
A fianco dell’Amato, lei, LA MARASCIALLA Eva De Rose. Una ex “prontosoccorsina”, infermiera, assunta ai piani alti che, da qualche giorno, scappa da una parte all’altra del Pronto soccorso, mescolando carte e intralciando la situazione già ingarbugliata del reparto.
Il gioco è FARE FESSI E FOTTERE l’utenza, abbagliandola con nuovi figuri che fingono interesse, chiudono porte e ne aprono altre, spostano mobili come a marchiare il loro operato, sottoscrivono protocolli che nessuno conosce… insomma niente di che.
Perché quello che serve al suddetto lazzaretto, non sono tutti questi giochi di potere e pigliate ‘ppe fissa, bensì PIÙ PERSONALE, PIÙ BARELLE, PIÙ POSTI LETTO E PIÙ OSPEDALI APERTI E FUNZIONANTI.
LA SITUAZIONE QUINDI NON CAMBIA: NELLA MERDA ERAVAMO E ANCOR PIÙ NELLA MERDA RIMANIAMO!!!

Lettera firmata