di Franco Panno
Scritta su un foglio notes a quadretti: 2 etti di salame, 1 kg di fusilli a riccio Lecce, 2 pacchi di biscotti Doria, un barattolo d’orzo e un flacone di cera Grey. Naturalmente tutto si segnava, nel negozio di Alimentari c’era di tutto pure i detersivi. Gli acquisti erano condizionati dai Caroselli. La marmellata ? De Rica. La carne in scatola ? Montana ovvio. Il liquore per una serata speciale ? Oropilla, senza dubbio.
Il mio acquisto più ambito era un deodorante che usava Pele’, in un commercial ne decantava l’efficacia mentre suonava la chitarra allo scorrere dei suoi prodigi con la palla. Volevo quello e basta, ero convinto che sarei diventato come la Perla nera.
Altra pratica amatissima era la restituzione del vetro delle bibite consumate, il famoso vuoto a rendere, trenta lire a bottiglia.
E poi ricordo la fila per comprare le sigarette a Valentina con bacio e resto mancia incluso. Si fingeva di passare di lì per caso e al suono di “Ragazzi chi mi compra le sigarette?”… cominciava una vera e propria Olimpiade.
Percheé mi viene in mente tutto questo ?
Ho ritrovato in un vecchio cappotto della mia adorata Mamma una nota spesa.
Si legge ancora.
L’ufficio delle cose perdute, Gino Paoli
Buongiorno