Cosenza, la storia del Teatro dell’Acquario: compagnie, attori e l’atto di fondazione del 1° settembre 1976

La scomparsa di Antonello Antonante porta inevitabilmente alla ribalta il percorso del “suo” Teatro dell’Acquario. 45 anni di grande impegno sociale, di teatro civile e di tanti momenti indimenticabili. 

LA STORIA DEL TEATRO DELL’ACQUARIO

La Cooperativa Teatrale Centro R.A.T./Teatro dell’Acquario nasce a Cosenza nel 1976. Da più di 30 anni la sua attività si sviluppa attraverso tre direzioni autonome e complementari: la produzione teatrale, la programmazione di spazi ed eventi teatrali e la formazione (ideazione, promozione e gestione del C.I.F.A. Centro Internazionale Formazione delle Arti).

Produzione –

Il Centro R.A.T. ha prodotto fino ad oggi circa ottanta spettacoli rappresentandoli nei teatri italiani ed internazionali.

Premi e riconoscimenti per la qualità degli spettacoli proposti sono stati numerosi e prestigiosi. Polonia, Armenia, Danimarca, Inghilterra, Svezia, Stati Uniti, Malesia, Svizzera, Tunisia e soprattutto centinaia di piazze italiane hanno apprezzato il nostro lavoro e hanno consentito, evidentemente, una longevità artistica che per la Calabria è una piacevole eccezione.

Programmazione –

Per programmare le stagioni teatrali, nel 1981 il Centro ha ricavato da un capannone il Teatro dell’Acquario, poi interamente ristrutturato secondo la normativa in materia di sicurezza, nel 1984. Ha ospitato compagnie e attori che hanno fatto la storia del Teatro italiano ed internazionale: Dario Fo, Franca Rame, Odin Teatret, Living Theatre, Paola Borboni, Paolo Rossi, Teatro Nero di Praga, Leo De Berardinis, Pippo Delbono, Antonio Neiwiller, Mimmo Cuticchio, Toni Servillo, Alessandro Bergonzoni, Renato Carpentieri, Sandro Lombardi, David Riondino, Giorgio Barberio Corsetti e altre centinaia di compagnie che, in questi trent’anni, hanno mostrato il loro straordinario Teatro a Cosenza.

Formazione –

Nel 1999, stipula una convenzione con il Comune di Cosenza, per ristrutturare ed inaugurare il C.I.F.A. (Centro internazionale di Formazione delle Arti), una Scuola di Teatro e di Arti sceniche sita nel Centro storico di Cosenza, nel bellissimo chiostro delle Vergini risalente al 1400.

Corsi, stage e workshop di grandi maestri del teatro contemporaneo hanno illuminato le aule della Scuola: Judith Malina e Hanon Reznikov (Living Theatre – New York); Eugenio Barba, Julia Varley, Franz Winter, Augusto Omolù, Roberta Carreri, Iben Nagel Rassmussen (Odin Teatret – Danimarca), Pippo Delbono, il drammaturgo Aldo Nicolaj, il Prof. Pedrac Matvejevic, Mimmo Cuticchio, Vincenzo Pirrotta, ecc.

LA FONDAZIONE DEL TEATRO DELL’ACQUARIO

Era il 1° settembre 1976 quando a Cosenza nasceva una bellissima esperienza come il Teatro dell’Acquario, dal cui sito estrapoliamo l’atto storico ed ufficiale.

SOCI FONDATORI: Antonello Antonante, Massimo Costabile, Nello Costabile, Gianfranco Leo, Annick Bulchaen, Dora Ricca, Piero Scorpiniti, Francesco Gigliotti, Anna Ponte, Riccardo Adamo.

La costituzione di una tale cooperativa è di per sé un fatto importante, dal momento che nasce in una realtà dove nel campo dell’animazione socio-culturale (sia a livello di formazione di nuovi operatori, sia a livello di produzione diretta) ben poco finora è stato fatto, se non praticamente niente. E’ un fatto importante, inoltre, perché il nostro lavoro s’inserisce in quell’area pubblica di lavoro culturale che raggruppa diversi settori come cinema, musica, teatro, editoria e animazione.

Lo scopo della nascita di una tale cooperativa è stato quello di costituire un gruppo e una struttura che lavorassero nei diversi settori con due direzioni ben precise:
– Di ricerca linguistico-formale, nonché di recupero e di rianalisi, se non addirittura di deflagrazioni della componente “popolare” delle “arti”;
– Di animazione socio-culturale nel territorio.

Un tale lavoro va realizzato, anche, in spazi non necessariamente “teatrali”, convinti come siamo che esista una necessità profonda di approntare spazi radicalmente nuovi, soprattutto in perifera e nei quartieri popolari. Non si tratta di fare dibattiti, conferenze, presentazioni, ecc…, bensì di confrontarsi direttamente con gli abitanti dei quartieri. Non è sufficiente “impegnarsi” in questa direzione, bensì battersi in prima persona, contro vecchi e nuovi conformismi culturali e politici. Bisogna operare direttamente nel tessuto sociale e confrontarsi con la pratica sociale del lavoro culturale. Ci poniamo in quanto lavoratori culturali che hanno scelto volontariamente di svolgere un lavoro di base di formazione e di animazione. Non siamo assolutamente un circolo culturale o un gruppo di ragazzi di buona volontà, come qualcuno per pura speculazione “politica” vorrebbe far credere per sminuire il lavoro che per circa due anni abbiamo svolto a Cosenza, aprendo praticamente per primi una serie di problematiche:
Abbiamo aperto stages di formazione per attori e animatori; condotto animazioni nelle scuole e nei quartieri, allestito spettacoli di strada e animazioni nei paesi in collaborazione con circoli e associazioni di base.

1 settembre 1976 -Ciclostilato in proprio.