Cosenza. Li chiamavano cartonai, raccoglievano il cartone… (di Franco Panno)

di Franco Panno

Li chiamavano cartonai, raccoglievano il cartone e lo rivendevano alle cartiere. Ne ricordo uno, un signore di poche parole, con gli occhiali scuri, che raccattava il cartone fattogli trovare dal proprietario del bar. Non credo ne esistano più, allora, ero bambino e ricordo bene che un discreto numero di persone sopravviveva grazie a questo lavoro inventato. Assieme a questi ne ricordo altri, i raccoglitori di rame, ch’erano prevalentemente di etnia rom.
Poi c’erano gli arrotini, ma già questo voleva dire avere una certa manualità. Personaggj inghiottiti da un mondo che va veloce. A fare da contraltare a questi signori che si inventavano la vita, la curiosità di noi bambini, li consideravamo artisti, ne fiutavamo, in qualche modo, lo spirito d’avventura. La curiosità’? Sparita pure quella assieme alla meraviglia. Il solito pistolotto nostalgico? Sì, decisamente, mi manca maledettamente Giovanni il cartonaio.

Semo gente de borgata, Franco Califano
Buongiorno