di Saverio Di Giorno
Le recenti inchieste sulla sanità catanzarese – che poi coinvolgono anche la sanità cosentina, reggina e crotonese – impongono di fare il punto sulla situazione nel Cosentino. E non c’è neanche bisogno di andare così tanto indietro nel tempo nonostante i personaggi abbiano storie lunghe e carriere onorate. Un esercizio di collezione e di memoria che indica una cosa: la situazione a Cosenza non è poi tanto diversa, ma diversi sono gli esiti giudiziari. Perché? E fa emergere una seconda per i più appassionati: è in corso una guerra interna tra famiglie della sanità?
Prima fermata. Ad aprile dello scorso anno (2023) a seguito una serie di assunzioni e promozioni avevano provocato polemiche mettendo insieme delibere, lettere in redazione e qualche straccio di carta giudiziaria emergeva chiara la parentopoli dell’Asp che non riguarda solo gli uffici interni ma anche le società legate; infatti, segnalavano figli dei dipendenti inseriti nelle Società, legate all’ASP da contratti di fornitura di beni e servizi. Si era scritto – giusto due esempi – del figlio della Malavasi, addetta al bilancio, assunto da Covisian, la società che fornisce il personale per il CUP e della figlia di Martino Rizzo, direttore sanitario dell’Asp, che è stata assunta da Exprivia (Qui tutta la parentopoli https://www.iacchite.blog/cosenza-benvenuti-nel-fantastico-mondo-dellasp-la-mappa-della-parentopoli-viva-lamore/ )
Le tecniche adoperate sono le più disparate: bandi pubblicati due volte, liste prese da altre Asp e così via. E riguardano legami e spostamenti di dipendenti su tutta la provincia. Un’indagine aveva anche provato a gettare luce ma poi tutti sono tornati a sonnecchiare. I cognomi che si susseguono sono quelli menzionati sopra. Intanto, mentre avvenivano promozioni, le assunzioni procedevano il territorio era in uno stato di alta tensione.
Secondo fermata. A giugno del 2023 cittadini e attivisti (tra cui La Base, Copopolare) di Paola scendevano in presidio permanente sotto l’ospedale per protestare contro il rischio di chiusura del reparto di chirurgia. Era solo uno degli episodi, nei mesi varie tensioni avevano interessato vari poli ospedalieri. (Qui il racconto:https://www.iacchite.blog/cosi-cosenza-e-provincia-stanno-pagando-una-cambiale-elettorale-con-la-sanita-di-saverio-di-giorno/ ).
Intanto, Antonello Graziano inteso come Strafalaria viene nominato direttore generale e il 31 agosto una delibera promuoveva anche la scalata di Fra’ Remigio Magnelli. Uno degli operatori intervistati al presidio diceva: “la provincia di Cosenza sta pagando una cambiale elettorale alle cliniche private”. Perché diceva questo? Chi e come?
Il pensiero va ovviamente ai nomi più forti delle cliniche private nel territorio cosentino che non sono poi molti e negli anni scorsi qualcuno durante il Covid li ha anche urlati nelle piazze: Potestio, Greco, Citrigno, Morrone. E qui la prima coincidenza. Molti dei nomi citati nelle vicende di cui sopra ruotano attorno al territorio di Corigliano-Rossano. Casualità: lo stesso territorio e bacino di utenza dove hanno anche sede molti degli affari di Potestio. Potestio ha affari stretti e vicini con gli Occhiuto: una frequentazione ormai documentata e lunga che aveva persino interessato anche la stampa nazionale (il Domani) durante le elezioni.
Riassumiamo fin qui: Occhiuto viene eletto alla Regione, l’Asp di Cosenza e i presidi locali hanno una serie di riassetti interni che spostano l’asse geografico su Rossano. È interessante – come puro esercizio stilistico un’ulteriore casualità – notare anche che in questi luoghi c’è una densità di massoni regolari più alta che in altri luoghi. (Qui avevamo fatto una mappatura https://www.iacchite.blog/cosenza-ma-perche-lasp-non-e-stata-ancora-sciolta-per-massomafia/ ) La sanità territoriale va in allarme (checché ne dica Occhiuto Praia a Mare, Cariati, Trebisacce sono fermi o procedono molto a rilento) tutto in favore delle cliniche private. Ci sono i numeri a dimostrarlo: nonostante i tagli di posti letto, reparti, personale, la spesa aumenta. Da dove escono gran parte dei soldi? Dagli accrediti per i privati, naturalmente.
Salto in avanti. Un anno dopo, aprile 2024. Occhiuto nel salotto di Polimeni dice di aver subito tramite alcuni giornali pressioni dalle cliniche private. Sappiamo così da un presidente di regione come se fosse normale che alcuni giornali fanno pressioni per conto dei gruppi delle cliniche. Perché non va in procura a dirlo? Perché non denuncia? Lo dice nei salotti, senza nomi. È un messaggio, in una contrattazione. Lo si poteva sospettare, ma detto con tanta naturalezza fa specie… Qualche giorno dopo i non detti di Occhiuto li svelano gli stessi diretti interessati: Saverio Greco dice “se un giornalista… se Martelli, se il Fatto di Calabria critica Occhiuto noi non c’entriamo nulla”. Come si dice exusatio non petita, accusatio manifesta…
Ci aveva pensato Ferdinando Gentile (USB) a chiarire la questione: una rissa tra gruppi, l’ennesima lotta tra famiglie potenti in occasione del riordino punti nascita. Sì, perché bisogna mantenere un delicato equilibrio tra potentati che negli anni è stato garantito tramite figure ponte. E qui arriviamo all’ultimo capitolo e all’ultima data.
Elezioni comunali di giugno 2024. Occhiuto va a Mendicino. Perché? Perché è un altro luogo importante in questa storia. Qui risiede Potestio, ad esempio, ed è qui che ritroviamo un altro, l’ultimo cognome di questa storia, Reda. L’avvocatessa di Potestio è (o era) Rossella Reda. La moglie del fratello dell’avvocatessa ha lavorato al comune di Mendicino, stesso comune dove lo stesso Occhiuto si è speso molto alle ultime comunali. Iacchitè ne ha parlato a lungo, ma per questa storia perché è interessante l’avvocatessa Reda?
In una inchiesta in tre puntate (che aveva animato anche un’interrogazione parlamentare) era emerso tramite gli investigatori di Crotone che l’avvocato faceva da tramite sia tra Occhiuto e il pm Cozzolino, ma anche affinché lo stesso pm si adoperasse per alcune assunzioni nelle cliniche dei Greco (Qui l’ultima puntata: https://www.iacchite.blog/cosenza-in-mano-alla-massomafia-cozzolino-e-potestio-inciuciavano-anche-con-i-soliti-igreco-attraverso-rossella-reda/ )
Sembra quasi un modo per dire: così nessuno è scontento… ad ognuno il suo territorio. Se però Occhiuto favorisce più gli uni che gli altri allora c’è un problema. E questi problemi sono delicati perché tutto si regge su un delicato sistema di equilibri e accordi. E se salta?
Sia chiaro: questi rimangono fatti storici. Dell’indagine da cui sono tratte queste carte nessuno ha notizie, le altre vicende in molti casi non sono mai state approfondite. L’anno scorso mentre emergevano notizie sulle parentopoli varie c’è chi ci diceva: viene assunto anche chi è legato alle forze dell’ordine e poi i fascicoli si addormentano. Alla luce di tutti questi fatti e di queste coincidenze, la domanda da farsi è: non sono un po’ troppe? Non sono sufficienti a voler approfondire? E che dire dell’ultima pacchiana e tragicomica vicenda della transazione da 40 (!) milioni per i debiti dell’Asp?
Riproponiamo una domanda che ha fatto arrabbiare i Greco e ha portato ad una querelle: perché l’Asp di Cosenza come le altre non è ancora stata sciolta per infiltrazioni massomafiose? O se preferite: ma perché non mandano la Commissione d’accesso? Ma di questa querelle ve ne parleremo più in là…










