Cosenza. Nicola Adamo, abile pescatore di servi sciocchi

Tra le tante maestrie di cui è capace Capu i Liuni (al secolo Nicola Adamo per i nuovi di Iacchite’) ce n’è una in particolare che più delle altre conferma, se mai qualcuno avesse ancora qualche dubbio, il ruolo che da sempre occupa: quello di capobastone. Nicola Adamo è tra i più bravi pescatori, nel mare popolato da politicanti e colletti bianchi, di servi sciocchi di Cosenza. C’è chi pesca anime e chi servi sciocchi. Una maestria, quella di saper pescare servi sciocchi, che ogni capobastone che si rispetti deve avere. E Nicola ce l’ha, perché sa che per la riuscita di un buon affare, oltre che alle giuste alleanze, servono anche i servi sciocchi. Personaggi di scarso valore morale disposti, per pochi spiccioli o vanagloria, a fare da paravento pubblico ai suoi mai trasparenti affari. Gente disposta, oltre che a metterci la faccia, anche a spacciare per interesse pubblico, i suoi affari privati. Che come tutti sanno si svolgono nelle stanze della pubblica amministrazione. Perciò diventa fondamentale, per la buona riuscita dell’intrallazzo, posizionare al posto pubblico giusto, il giusto servo sciocco. E Nicola sa come sceglierlo. Perciò è capobastone.

Nicola ha sempre dato prova di questa sua maestria. È dai tempi di Perugini, passando per i 10 anni occhiutiani, che posiziona servi sciocchi nelle stanze del potere cittadino: il Comune di Cosenza. Ma il meglio di questa sua maestria sta venendo fuori con questa amministrazione, totalmente occupata da servi sciocchi al servizio di Nicola e degli amici degli amici. Ha posizionato servi sciocchi ovunque. L’elenco è lungo: Covelli, Alimena, Buffone, De Cicco, Sconosciuto, Commodaro, Incarnato, Giovinazzo, mezza dirigenza, e tanti altri.

Ma sono due in particolare i servi sciocchi che Nicola questa volta ha davvero sistemato al posto che più giusto non si può. Il primo non può che essere il sindaco Franz Caruso prestanome, oramai ufficiale, di Nicola Adamo. Franz è la “faccia pulita” dietro la quale Nicola nasconde i suoi intrallazzi e gli affari degli amici degli amici. Una marionetta che fa solo quello che conviene a Nicola, e che sa raccontare balle ai cittadini: come quando annunciò in campagna elettorale la famosa “operazione verità sui conti comunali” che all’oggi ancora tutti aspettano. Fino a quella di voler di giustificare con motivi politici la cacciata del vicesindaco ordinata da Nicola. Che ricordiamo a tutti è sempre il capobastone, e quando dice una cosa quella è.

Franz Caruso è stato posizionato, da Nicola Adamo, sulla poltrona del sindaco per meglio garantirsi la gestione dei fondi Pnrr, Cis e Agenda Urbana. Basta guardare, oltre che i cantieri, la gestione dei fondi destinati alla Cultura: tutti affidati alla figlia di Nicola e agli amici degli amici. Funziona così: Franz annuncia cantieri e iniziative culturali spacciandoli per efficienza amministrativa, e Nicola e compari incassano. Ma nessuno dice che i cantieri che Franz vanta di aver aperto, oltre ad essere in linea con la vecchia amministrazione Occhiuto (vedi “Parco del Benessere”, le rotonde distrutte sono solo fumo negli occhi), hanno riempito solo le tasche dei soliti noti. A cominciare dai palazzinari alla Pianini che speculano ovunque, utilizzando anche la pubblica amministrazione come un ufficio privato. L’economia per tutti gli altri non gira proprio. Altro che sviluppo. Lavorano sempre gli stessi. E tutto avviene con l’accondiscendenza di Franz che ha persino tollerato, perché imposto dall’alto, la presenza di un emissario dei clan come usciere davanti al suo ufficio. Più servo sciocco di così!

A fare concorrenza a Franz c’è di sicuro il presidente del Consiglio Giuseppe Mazzuca. Un servo sciocco per eccellenza che Nicola conosce benissimo. È stato al servizio di diversi padroni, ma Nicola, nonostante alti e bassi, resta il suo mentore. Con Nicola un accordo si trova sempre. E Nicola sa come trattarlo. Lo accontenta con qualche elemosina, e lo utilizza all’occorrenza, come è accaduto, per sistemare pratiche ai palazzinari e per tutelare gli interessi dei clan sui beni comunali. Un servo sciocco al quale affidare il lavoro sporco, per mantenere il quieto vivere nel palazzo. Un ruolo che Mazzuca svolge benissimo e con il tacito consenso del sindaco Franz.

Mazzuca è il servo sciocco che Nicola a messo ha disposizione di tutti anche dei consiglieri di minoranza che di interessi da tutelare ne hanno diversi. Come gli interessi del consigliere Spataro che continua a fare affari con la proprietà comunale situata a Mendicino, denominata clinica Villa della Serenità. Una proprietà comunale che Mazzuca aveva promesso e giurato di restituire alla collettività, insieme a tutte le proprietà comunali in mano a privati morosi e ad esponenti dei clan che devono al Comune oltre 3 milioni di euro di affitti e servizi non pagati. Ma una volta sistemato sulla poltrona tutto è finito a tarallucci e vino. Infatti l’ufficio che presiede Mazzuca non ha mai chiesto ai privati morosi di pagare il dovuto al Comune, così come non ha mai avviato nessun iter per revocargli le concessioni dei beni pubblici. Tutto continua a filare liscio per i clan, e per i privati furbetti. Garantisce il servo sciocco di turno.

Ma in questa scelta, ci permettiamo di dire, potrebbe esserci qualche controindicazione: se è vero che il servo sciocco è la spina dorsale del malaffare, e che senza di lui i boss non potrebbero sopravvivere, è anche vero che quando la nave rischia di affondare sono i primi a scappare e a lanciare accuse a destra e a manca pur di salvarsi. E questo ci sembra proprio il caso. Chissà se Nicola, maestro com’è, ha calcolato anche questo!