Cosenza, No Metro: “La nostra petizione è chiarissima”

Alcuni consiglieri comunali non vogliono esaminare la petizione popolare firmata da 3.500 persone e si trincerano dietro vizi formali inesistenti e pretestuosi.
Il segretario generale del Comune di Cosenza, contesta la raccolta firme messa in atto dal Comitato No Metro col supporto di tanti cittadini, poiché delle 3438 firme raccolte, circa 1058 appartengono a soggetti non residenti nel Comune di Cosenza. Il segretario generale però dovrebbe sapere che nello Statuto comunale, nella parte dedicata proprio alle consultazioni, alle petizioni e alle proposte, si dice espressamente che non è necessaria la residenza nel Comune dove si è deciso di presentare la consultazione, la petizione.

L’articolo 8 al prima comma, recita infatti: 1 – “Chiunque, anche se non residente nel territorio comunale, può rivolgersi in forma collettiva agli organi dell’amministrazione per sollecitarne l’intervento su questioni di interesse comune o per esporre esigenze di natura collettiva”.
Il bacino di utenza della metro comprende 53 Comuni, i cui cittadini possono dirsi certamente interessati e legittimati proprio dallo Statuto comunale di Cosenza a sottoscrivere la petizione. L’impatto della metropolitana leggera, vista la sua portata, certamente non coinvolgerà solo i cittadini di Cosenza e Rende, se pensiamo alle tante persone che giornalmente si riversano nella nostra città per lavorare e che sicuramente andranno incontro a numerosi disagi. Ed inoltre, anche a non voler considerare che lo Statuto comunale consente a chiunque abbia interesse di presentare la petizione, comunque, la stessa rimarrebbe valida perché firmata da 2400 cosentini, a fronte delle 200 firme che sarebbero state comunque sufficienti, a norma dello Statuto, affinché l’organo competente si pronunci favorevolmente.

Respingiamo quindi la contestazione fatta, non solo perché lo Statuto permette che i soggetti firmatari non debbano necessariamente essere residenti nel Comune di Cosenza ma anche perché non sarebbero gli unici ad essere coinvolti.
Un’altra precisazione si impone: la petizione è chiarissima nei contenuti. I soggetti interessati hanno fatto richieste specifiche, puntualmente riportate nella petizione depositata al Comune che è stata per di più corredata da un’ampia premessa per spiegare le ragioni delle domande inoltrate al Comune ed i motivi per i quali si auspica l’indizione di una Consultazione popolare.
Il dato che emerge con tutta evidenza è che i Consiglieri comunali che si stanno opponendo alla petizione sollevando formalismi infondati vogliono sottrarre al dibattito pubblico una questione di fondamentale importanza per la città.

Comitato No Metro