Cosenza. Occhiuto, Capu i Liuni e le ditte amiche: Fratelli Amato, una garanzia da decenni

Tra le ditte amiche di Palazzo dei Bruzi un posto di rilievo spetta alla ditta Fratelli Amato.

L’impresa di movimento terra che ha sede a via Massaua risulta beneficiaria di almeno 46 determine, frutto dei soliti affidamenti diretti o cottimi fiduciari, in prevalenza per somme che non superano i 40mila euro (Iva esclusa). Per un ammontare di circa un milione di euro. Quasi 400mila euro per somme già liquidate (398.751 euro) e quasi 700mila euro per impegni di spesa (680.745 euro) all’epoca dei fatti, che poi ovviamente sono state liquidate pronta cassa.

La famiglia Amato è attiva da decenni e ha lavorato con tutte le amministrazioni comunali dalla metà degli anni Ottanta in poi. Nella gestione del sindaco Franco Santo, i fratelli Amato si accordano con il Comune per acquistare i terreni sui quali sorgeva la discarica di Sant’Ippolito. Qualche anno dopo, nel 1992, sarà definitivamente chiusa e mai bonificata successivamente.

Una sorta di “garanzia” per i fratelli Amato. Continuata anche con il vecchio Mancini e ovviamente con i papponi degli ex comunisti capitanati da Capu i Liuni e dal cardinale Ambrogio e adesso ritornati sul ponte di comando con il “pupazzo” incappucciato Franz Caruso e con gli sciacquini per eccellenza, Damiano Covelli e Gigino Incarnato, servi dei servi fin dalla notte dei tempi. 

L’impresa ha dunque ottimi rapporti con tutto l’arco politico cosentino, “cementati” poi con l’avvento di Mario Occhiuto e in particolare del suo capogabinetto Carmine Potestio, con il quale c’è stato un feeling particolare. Proprio perché è dal settore movimento terra che circola il maggiore flusso di denaro, sia di provenienza legale che illegale. In sostanza, è praticamente impossibile bypassare gli Amato. E ne stiamo per avere una nuova prova con il famigerato piano triennale delle opere pubbliche da 115 milioni. Del quale torneremo a scrivere molto presto. 

L’impresa Fratelli Amato ha fatto cartello per anni con un’altra ditta “famosa”, l’onnipresente Alvir. Sono state soprattutto queste due le imprese che hanno fatto incetta di affidamenti diretti per lavori di manutenzione e di somma urgenza. E’ il sistema delle “ditte amiche” o se preferite degli amici delle ditte. E sembra che al cartello Amato-Alvir presto se ne aggiungeranno altre, sempre guidate dai soliti noti. Così noti che qualcuno, alla fine, se n’è accorto. Intelligenti pauca.