Cosenza, Occhiuto riaffida le luminarie alla MedLabor inquisita dalla Manzini

La determina dirigenziale numero 2328/2016 del 16-11-2016 che assegna nuovamente l’installazione delle luminarie alla ditta MedLabor, in vista delle festività natalizie, ci fa capire senza ombra di dubbio che l’accordo tra il procuratore capo Spagnuolo e il sindaco Occhiuto è più che avvenuto.

Infatti nonostante questa ditta e il suo titolare siano al centro di una inchiesta della procura portata avanti dalla Manzini, con tanto di avviso di garanzia, Occhiuto se ne frega e in maniera diretta senza gara assegna di nuovo lavori al suo compare Antonio Scarpelli.

La determina apparsa oggi sull’albo pretorio del Comune, senza nessun allegato, conferma il patto di impunità siglato con la procura del sindaco e dei suoi sodali. Una vergogna senza limiti che evidenzia l’arroganza e la corruzione che esiste al Comune e alla procura.

Giusto per ricordarlo: il signor Scarpelli, indagato dalla dottoressa Marisa Manzini, ancora non è riuscito a spiegare la straordinaria crescita della MedLabor, ditta che nel 2011 aveva un giro d’affari di appena 10mila euro, ma tra il 2012 e il 2015 riceve appalti e commesse dal Comune di Cosenza per oltre 600mila euro.

Per la Manzini, la fortuna della ditta si dovrebbe all’ex capo di Gabinetto del Comune di Cosenza Potestio che in cambio di denaro avrebbe favorito la ditta, affidandole lavori e commesse in via diretta, senza passare attraverso una gara, con la complicità del dirigente del settore Lavori pubblici, Domenico Cucunato, e del suo direttore di dipartimento, Carlo Pecoraro. Avete capito? Nonostante una inchiesta in corso Occhiuto non si pone minimamente il problema di riassegnare a questa ditta chiacchierata e in odor di mafia un altro appalto senza gara. Ricordiamo anche chi è il titolare di questa ditta.antonio-scarpelli Antonio Scarpelli, 48 anni, è comparso su tutti i giornali locali il 5 febbraio del 2013 quando è stato arrestato nell’ambito dell’operazione Scarface per un grosso traffico di cocaina.

Cari cosentini, questa è la situazione. A Cosenza non cambierà nulla perché qui, come potete leggere e verificare anche voi, vanno avanti solo mafiosi, corrotti, delinquenti, narcotrafficanti e politici mafiosi. Poi dicono che siamo noi che ci inventiamo le cose.

Ci piacerebbe sapere cosa ne pensa il procuratore capo Spagnuolo di questo appalto.