Cosenza. Padre Fedele: “19 anni dalla farsa del mio arresto, 18 bambini spariti nel nulla”

Molti lettori ci hanno sollecitato stamattina la ripubblicazione di un vecchio articolo di otto anni e mezzo fa che ricordava una vergognosa vicenda di “traffico di bambini”. E che ritorna di straordinaria attualità oggi, all’indomani del clamoroso rapimento di una neonata dentro una clinica del “sistema”.

IL MISTERO DEI 18 BAMBINI ROM “VENDUTI” DA CHIESA E PROCURA (https://www.iacchite.blog/il-mistero-dei-18-bambini-rom-venduti-dalla-chiesa-e-dalla-procura/)

Ma anche perché proprio oggi ricorrono esattamente 19 anni dal vergognoso arresto di Padre Fedele Bisceglia. E così lo stesso Padre Fedele, rileggendo quei fatti, ci ha chiesto di intervenire. 

di Padre Fedele Bisceglia

Oggi queste sono due date importanti che non posso dimenticare. 19 anni dalla farsa del mio arresto, 18 bambini spariti nel nulla.
Oggi la vicenda di Sofia è stato x me un pugno nello stomaco.
E per fortuna si è risolta velocemente,Sofia sta bene ed è tra le braccia della mamma.
Ma non c’è notte che il mio pensiero non torni a quei 18 bambini spariti nel nulla.
Oggi giustamente l’opinione pubblica chiede giustizia ,ma a me sembra più richiesta di vendetta nei confronti di questi due scellerati.
Vi chiedo ieri la vostra coscienza era addormentata x i 18 bambini rom ?.
Avevo cercato in ogni modo di creare un esempio di inclusione a Malito ,ma dava fastidio a chi?
Allora nessuna richiesta di chiarezza,nessuna mobilitazione popolare. Perché?
Sono estremamente felice x Sofia,e chiedo di dare una pena esemplare a questi due folli,ma l’odio che sto sentendo non mi piace.
Non è con l’odio che si costruisce un mondo migliore.
Riflettere su questo z me è d’obbligo.
Oggi siete tutti sconcertati,offesi,tutti giustizieri ma 19 anni fa ,18 bambini sono stati inghiottiti dal silenzio.

E poi con il mio arresto via libera agli scempi.
La coscienza la dobbiamo tenere sveglia sempre per Sofia,per tutti gli altri.
Non ci sono parole x condannare quello che è successo ,ma non ci sono parole per condannare anche il furto di 18 creature che non meritavano il Vostro silenzio.
Pace e bene a tutti alle forze dell’ordine,alla famiglia di Sofia,a Sofia stella rinata in un mondo che noi abbiamo sporcato anche 19 anni fa.

I bambini rom schiavi a Rende (Cosenza)

Edizione:2003/2004
Data pubblicazione:19/01/2004

Fonte: Chi l’ha visto?

Nelle campagne di Rende (Cosenza), si era stabilito un campo nomadi dove vivevano diciotto bambini ridotti in schiavitù dagli stessi parenti, che li picchiavano e li costringevano a mendicare per le strade. Ma il 16 ottobre 2003 l’ufficio minori della divisione anticrimine della Questura di Cosenza ha posto fine a questa situazione con l’operazione ‘Spezzacatene’. La dr.ssa Teresa Bonfiglio, vice questore aggiunto, ha riferito: “Da circa due anni si era insediato proprio in queste campagne un campo nomadi. Nel giro di poco tempo abbiamo individuato molti bambini che mendicavano nelle principali strade di Cosenza e di Rende. Abbiamo fatto dei pedinamenti, degli appostamenti, e in particolare sono state fatte delle riprese filmate e delle fotografie”. La deposizione di un bambino scappato dal campo nomadi per sfuggire alla schiavitù è stata poi determinante alla conclusione dell’operazione. Sono stati emessi ventisette decreti di fermo, tutti confermati dal Gip. Sono state arrestate quindici persone e altre dodici sono ricercate. L’accusa per tutti è di associazione per delinquere e riduzione in schiavitù. La dr.ssa Bonfiglio ha aggiunto: “I bambini stanno bene, sono stati collocati in diversi istituti di Cosenza e provincia. Alcuni di loro, i più grandi, vanno a scuola, e in breve tempo il tribunale dei minorenni avvierà la procedura per il loro affidamento.