Cosenza-Pescara, effetto Rivière: tifoseria in fermento

A Cosenza, dopo giorni di tensione, è tornata un po’ di calma. L’arrivo del centravanti francese (della Martinica, come Desailly e Karembeu) Emmanuel Rivière ha placato i malumori della piazza ma soprattutto quelli di Braglia, che non poteva certo tenersi una squadra con una sola punta centrale di ruolo, per giunta gravata di problemi fisici. C’è curiosità per verificare l’effetto-Rivière ai botteghini del “Marulla” ma la sfida contro il Pescara è già stimolante di suo, essendo un altro grande classico del calcio del Sud.

Rivière ha già giocato la partitella in famiglia di ieri e ha fatto pure un gol, come si legge sul sito ufficiale. Figurerà tra i convocati, se non ci dovessero essere problemi di transfert e nessuno può escludere che venga gettato nella mischia ma questo sarà certamente oggetto di domande nella conferenza stampa di domani del tecnico toscano (ore 12). In ogni caso una ragione in più per trascinare la tifoseria allo stadio in un momento molto delicato.

Il Cosenza visto all’opera contro Crotone e Salernitana ha tutte le carte in regola per battere il Pescara, che ha fatto un buon mercato ma ha cambiato molto ed è logicamente soggetto agli alti e bassi di una squadra profondamente rinnovata. Braglia dovrebbe puntare ancora sul 4-3-3 e dare fiducia davanti a Carretta, Pierini e Baez ovvero l’attacco “leggero” in attesa dell’inserimento di Rivière. Così come confermerà in mezzo al campo Greco, Bruccini e Sciaudone, ai quali sarà affidato il compito di neutralizzare l’uomo più temuto degli abruzzesi, che è uno dei tanti ex della gara, Luca Palmiero. Sarà in mezzo al campo la battaglia più importante della gara: Bruccini e Sciaudone conoscono molto bene il loro dirimpettaio e faranno di tutto per limitarlo al massimo. Nel reparto arretrato si profila l’impiego a sinistra di Lazaar, che ha una buona condizione fisica mentre davanti a Perina, in mezzo ci saranno Monaco e Idda e a destra capitan Corsi.