L’ipotesi accusatoria è stata ampiamente riscontrata dall’acquisizione della documentazione presentata in data 16 dicembre 2016 presso il Comune di Cosenza e precisamente dalla Lettera di trasmissione della Relazione a Struttura Ultimata del progetto “Riqualificazione e rifunzionamento ricreativo-culturale di piazza C. Bilotti e realizzazione di un parcheggio multipiano interrato” a firma dell’ingegnere Francesco Tucci protocollata al Comune di Cosenza il 16 dicembre 2016.
Trattasi di una relazione suddivisa in quattro parti. Le prime 15 pagine della Relazione sono di natura esplicativa, mentre il resto è rappresentato da allegati.
Alle pagine 13 e 14 il direttore dei lavori Francesco Tucci, con riferimento alla Trave del Museo a doppia T, si esprimeva nei seguenti termini: “Il sottoscritto direttore dei lavori ha effettuato un controllo visivo al 100% delle saldature con esito positivo; le stesse saranno comunque soggette ad un controllo non distruttivo per come previsto dalla normativa e per come richiesto dal collaudatore. I risultati delle prove saranno allegati al collaudo. In attesa dei predetti controlli è stata effettuata una prova di carico su una delle travi sovrastanti l’area museale … I collegamenti bullonati sono stati oggetto di prova di serraggio effettuate in cantiere…”.
In sostanza, il direttore dei lavori, dopo aver evidenziato che le prove sulle saldature sarebbero state effettuate in seguito, rappresentava che intanto erano state effettuate le prove di carico su una delle travi e quelle di serraggio sui collegamenti bullonati… Tuttavia, contrariamente a quanto asserito, i risultati delle predette verifiche non risultavano essere stati effettivamente allegati alla relazione depositata, in quanto le stesse sarebbero state concretamente effettuate in data successiva ovvero il 27-28 dicembre 2016, secondo quanto emerso dallo sviluppo delle indagini.
Veniva poi acquisito il verbale per la consegna anticipata di piazza Fera/Bilotti datato 16 dicembre 2016 a firma del direttore dei lavori, ingegnere Francesco Tucci e del collaudatore statico, ingegnere Antonino Alvaro.
Si giungeva così al giorno dell’inaugurazione, sabato 17 dicembre 2016, alle ore 11,08, veniva registrata una telefonata nel corso della quale Francesco Tucci commentava con la figlia Paola ciò che era successo nella giornata precedente: da un lato, il direttore dei lavori riferiva dell’opera di convincimento dallo stesso esercitata nei confronti dei funzionari della questura di Cosenza; dall’altro, la figlia parlava apertamente della “forzatura” operata dal sindaco per l’apertura della piazza, pur in assenza del collaudo.
TUCCI F.: Ieri c’è stata guerra, ho dovuto convincere in questura a fare…
TUCCI P.: Perché è un po’ una forzatura quello che ha fatto il sindaco, o no? Non lo oensi anche tu, papà ?
TUCCI F.: Sì, si