Cosenza, ecco come hanno “pilotato” il concorso per il “primario” del Pronto soccorso

INVOCATI da anni, sono finalmente stati espletati – anche se ancora non tutti – i concorsi per assegnare gli incarichi di direttore, in altri termini i primari, di alcune strutture complesse dell’Annunziata.

Inutile dire che l’attenzione è maggiormente puntata sull’incarico che sarà conferito al direttore della struttura complessa di “Medicina e chirurgia di accettazione ed emergenza”, colui, cioè, che sarà il ‘primario’ del Pronto soccorso, tanto per utilizzare una terminologia obsoleta.

Trasferito da qualche anno nella nuova struttura del Dea, il Pronto soccorso di Cosenza era ed è ancora il punto di riferimento per incidentati, infartuati e influenzati provenienti da tutta la regione, ma anche per chi vi si è rivolto per una puntura di insetto o per lievi malori. Non è un caso, infatti, se gli accessi giornalieri si aggirano su una cifra piuttosto elevata, tanto da definirlo ‘’il Pronto soccorso dei 300 accessi e oltre al dì”.

Spesso, i media locali hanno riportato notizie e foto delle sale stracolme di pazienti, delle proteste, delle liti che periodicamente hanno caratterizzato il Pronto soccorso dell’ospedale cosentino, da sempre operante con un organico sottodimensionato. Da qualche tempo, però, la situazione del personale è leggermente migliorata grazie ad alcune assunzioni che sono state di grande aiuto per sanitari e pazienti. Ora si attende quello che potrebbe essere definito l’atto finale: la nomina del direttore, che giungerà a breve, visto che sono stati già fatti i colloqui e la valutazione del curriculum dei candidati.

Sull’Avviso pubblico per il conferimento dell’incarico di direttore del Pronto soccorso, si legge ad un certo punto: “Per l’ammissione al colloquio i candidati dovranno ottenere un punteggio complessivo per il curriculum pari ad almeno 30 punti”. Ma sulla scheda che riporta i punti ottenuti dai 14 candidati per il curriculum, risulta che 10 di essi non arrivano a 30 punti. Sono stati, quindi, esclusi dal concorso? No, visto che tutti hanno sostenuto il colloquio, nonostante lo sbarramento dei 30 punti previsto nell’Avviso.

Addirittura, il secondo posto nella terna formulata dalla commissione di valutazione è stato assegnato a un candidato che, per il curriculum, ha riportato un punteggio inferiore a 30, dunque inammissibile al colloquio secondo quanto disposto dall’Avviso. Altre anomalie pare siano state riscontrate anche nei concorsi effettuati per il conferimento dell’incarico di direzione di altre strutture complesse.

Francesca Canino, tratto da Il Quotidiano del Sud del 13 dicembre 2016

La giornalista, dunque, spiegava già allora qual era l’inghippo di questo concorso, quantomeno “pilotato”, per voler essere buoni. Chi sapeva di non raggiungere i 30 punti per curriculum vitae non ha partecipato, però poi non è stato avvisato quando hanno deciso di non tenere conto di questi 30 punti. Al vostro paese come si definisce un atteggiamento del genere?

Il barese Michele Mitaritonno, il nuovo direttore, dunque, DOVEVA vincere il concorso e sono in molti a dire che sia vicino al Pd, tanto per cambiare. E’ evidente che i manovratori del concorso temevano qualcuno che potesse totalizzare un punteggio più alto del “raccomandato” e così, con questo espediente di bassa lega, hanno risolto il problema. Quanto poi alla giornalista “ficcanaso” non c’è dubbio che i buoni uffici di gentaglia come Madame Fifì o il Cinghiale e l’intervento del direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Achille Gentile con i “pezzi grossi” del giornale di regime abbiano silenziato, come al solito, il tutto.

Ma non è finita qui. Il barese Mitaritonno nel suo curriculum vitae scrive che è stato dirigente medico di II livello ovvero primario ed in virtù di questo aumenta il punteggio per vincere il concorso a Cosenza con l’aiuto del solito direttore sanitario Mario Veltri ma in realtà Mitaritonno non è mai stato dirigente di II livello ma un semplice dirigente di I livello.

Altre anomalie pare siano state riscontrate anche nei concorsi delle altre strutture. E presto scriveremo anche di queste.