Se cercate la definizione di “marescialla”, una delle prime voci proviene addirittura dalla Treccani e recita precisamente così
1. Moglie di un maresciallo (come titolo e grado di dignitarî di corte). 2. Per lo più scherzosamente, moglie di un maresciallo (sottufficiale); ma anche di donna che abbia un comportamento autoritario e burbero: essere una m.; ecco che arriva la marescialla!
Perché parliamo di una “marescialla”? Molti lo avranno già capito. Il nomignolo di “marescialla” (molto spesso storpiato alla cosentina in “marascialla”) è stato affibbiato a Eva De Rose, infermiera dell’ospedale dell’Annunziata, all’oggi caposala facente funzioni nientepopodimenoche del famigerato Pronto soccorso-lazzaretto. In questi anni in molti hanno chiamato in causa la “marescialla” per i modi autoritari e burberi di cui alla definizione della Treccani, ma oggi non ci occupiamo di come la signora De Rose gestisce le sue mansioni poiché ci interessiamo della sua prossima, irresistibile ascesa a caposala effettiva del Pronto soccorso.
Nonostante il Pronto soccorso sia ridotto a un lazzaretto, nonostante si allaghi alla prima pioggia perché qualche scienziato ha otturato i tombini il giorno in cui Occhiuto e i suoi compari dovevano celebrare la pagliacciata del taglio del nastro, Radio Annunziata ormai trasmette da diverse ore la notizia: “Hanno indetto un concorso per coordinatore (caposala) al Pronto soccorso e a breve si farà. E indovina chi lo vincerà?”. Nessun dubbio sulla fortunata vincitore: tutti indicano lei, Eva De Rose la marescialla.
La caposala di ogni reparto è un infermiere o infermiera che dirige tutti gli infermieri e tutti gli Oss nel reparto stesso: è un ruolo di grande responsabilità e anche molto ben retribuito e si attaglia alla perfezione alle ambizioni di comando di De Rose, che tra l’altro pare sia anche Rup o Dec sul contratto delle guardie giurate. Insomma, ‘sto concorso serve a farle fare invece della marascialla la “colonnella” e darle più soldi. All’ospedale dell’Annunziata di Cosenza può cadere anche il soffitto, possono arrivare persino le alluvioni, ma gli interessi degli amici degli amici e in particolare dell’amica del direttore De Salazar vanno curati e salvaguardati: costi quel che costi.
Eva De Rose, prima di diventare “marescialla” e in attesa di diventare “colonnella”, era una ex infermiera “prontosoccorsina”. La sua irresistibile ascesa è iniziata con la “bonanima” (non è morto… ma è sparito dai piani di comando) dell’ingegnere De Marco, che l’ha assunta negli uffici ai piani alti circa un annetto fa… Ma la svolta è arrivata – chissà perché, provate a indovinare – con l’avvento di Vitaliano De Salazar, grazie al quale è diventata la “marescialla” scappando da una parte all’altra del Pronto soccorso, mescolando carte e intralciando la situazione già ingarbugliata del reparto…
Il gioco è il solito: fottere l’utenza, ovvero la cittadinanza, abbagliandola con nuovi figuri che fingono interesse, chiudono porte e ne aprono altre, spostano mobili come a marchiare il loro operato, sottoscrivono protocolli che nessuno conosce… insomma aria fritta…
Perché quello che serve al suddetto lazzaretto, non sono tutti questi giochi di potere e pigliate ‘ppe fissa, bensì più personale, più barelle, più posti letto… Ma qui non cambia niente lo sanno tutti. Il nuovo primario? Dopo 5dimissioni5 qualcuno si sta accorgendo che non varrebbe la pena scorrere la graduatoria per “pescare” tale Di Leo Rocco o ancora peggio la rampante Caterina “Ketty” Sinopoli, compagna dell’impresentabile vicepresidente del Consiglio comunale di Cosenza (arrassusia e manculicani, abbiamo difficoltà serie solo a digitare il suo nome e cognome) e di conseguenza si viaggia verso una gestione collegiale con a capo Pino Pasqua, già “capo” della Rianimazione.
E la prova provata arriva dalla prima reazione dei papponi all’allagamento di martedì. Invece di prendere provvedimenti seri, indicono… concorsi. E dietro alla certa vittoria della “marescialla” c’è finanche un altro squallido retroscena: in realtà il vincitore sarebbe un altro infermiere ma questo utile idiota è stato già spedito in un altro reparto. Al Pronto soccorso comanda la “marescialla” di De Salazar anzi da adesso la “colonnella”. Povera Cusenza nostra.