Abbiamo ricevuto in redazione il testo di una lettera inviata al ministro Bussetti dai sindacalisti di Cisl, Uil e Usb Funzione Pubblica e Pubblico Impiego operanti all’interno dell’Atp (ex Provveditorato agli Studi). Da qualche giorno gli uffici sono stati trasferiti dal centro storico all’ex Palazzo Lecce e la situazione è precipitata.
Molti lavoratori sono stati “sistemati” nel seminterrato dove non ci sono condizioni di sicurezza e igiene e inoltre non è attivata la via di fuga, chiusa con chiavistelli e inferriate, che a tutt’oggi non sono stati ancora eliminati.
Ma veniamo al testo integrale della lettera.
Egregio signor ministro Bussetti,
chi Le scrive sono alcuni componenti RSU dell’ATP V” di Cosenza… E’ da un po’ di anni a questa parte che stiamo vivendo situazioni abbastanza incresciose.. quindi ci appelliamo alla Sua sensibilità affinché tutto ciò possa risolversi nei migliori dei modi.
La vorremmo informare di vari problemi che attanagliano i lavoratori di questo Ufficio che, di conseguenza, a nostro avviso si riflettono negativamente sulla fruibilità dei servizi da rendere all’utenza II primo punto più importante è la mancanza di personale.
Più volte è stato chiesto sia all’ufficio regionale tanto al ministro che L’ha preceduta, di procedere aI potenziamento dell’Organico dell’ATP V’ di Cosenza senza nessuna soluzione. Questo, inevitabilmente, ha comportato che il carico di lavoro di molti impiegati, oltre che più gravoso, sia diventato uno svolgere quotidiano di mansioni superiori senza nessun riconoscimento né dal punto di vista economico, né tantomeno dal punto di vista di un possibile riconoscimento professionale.
Al momento in questo Ufficio siamo 38 impiegati amministrativi e da Ottobre 2018 resteremo in 34, la situazione è insostenibile alla luce del fatto che in questa Provincia si amministrano 150 Scuole. Il Dirigente dell’ATP V° , ormai da molto tempo, annualmente nomina ed integra con personale della Scuola. L’adozione di questi provvedimenti non troverebbe alcun motivo di osservazione se gli stessi fossero esclusivamente riferiti a chi, per legge, si trova nelle condizioni di poter essere utilizzato presso questo Ufficio. Invece nomina di volta in volta anche i Direttori dei Servizi Generali ed Amministrativi delle Scuole, pur in presenza di una carenza complessiva, della categoria, di 15 unità, sull’intero territorio Provinciale, utilizzandoli nell’Ufficio anche per quattro giorni settimanali. Questa ultima situazione ha comportato l’invio, da parte del Superiore Ministero, Direttore Generale delle Risorse Umane e Finanziarie, Ufficio IV che ha INTIMATO al Dirigente dell’ATP di Cosenza di restituire il personale al comparto scuola essendo non competenti a lavorare in un ATP
e ha ricordato:
“atti di gestioni del personale che hanno riflesso sull’Organico del MIUR appartengono in via esclusiva alla competenza della scrivente Direzione Generale e che non risulta che sia consentito utilizzare il personale di altro comparto articolandone il lavoro in modo frazionato su sedi diverse”.
Tornando, dunque all’utilizzo dei DSGA, è da anni che ci chiediamo se abbiano una corsia preferenziale e come vengano sostituiti nelle scuole di appartenenza ed in base a cosa si scelga chi utilizzare. Infine dobbiamo anche constatare che, come aggravante, iI Dirigente gli assegna pure la responsabilità del procedimento, cosa assurda e impensabile visto che sono esterni e anche temporanei, adducendo come motivazione dei provvedimenti l’esperienza che hanno che secondo il Dirigente proviene dalla laurea posseduta e non dall’esperienza lavorativa.
Altro punto, a nostro avviso dolente, riguarda la chiusura aI pubblico per l’accesso agli uffici organici e movimenti, cosa che accade da tre anni a questa parte, Il dirigente giustifica Ia cosa dicendo che i “collaboratori” non hanno tempo da perdere. Collaboratori, che lavorando in questi reparti, essendo personale Docente ed Ata distaccati dalla scuola, incorrono in conflitti d’interessi valutando domande di trasferimenti e assegnazioni per le quali sono essi stessi interessati. Alcuni vengono anche delegati in tribunale a difendere le cause dei loro colleghi.
Ne consegue che si registra una grande produzione di contenzioso per Ia cattiva gestione dei reparti organici e movimenti di primo e secondo grado con centinala di sentenze non eseguite dei tanti docenti che ingiustamente non hanno ottenuto il trasferimento.
Nonostante le nostre richieste ormai regna il caos dovuto al non affiancamento dei colleghi prossimi aI pensionamento e spesso non sostituendoli, con scopertura totale di alcuni servizi.
Altra conseguenza è iI continuo registrarsi di scontri fra colleghi frutto inevitabile di situazioni ascrivibili allo stress da lavoro correlato.
Altro grave problema sono i buoni pasto che, per Ia maggior parte dei lavoratori (alcuni hanno una corsia preferenziale e Ii hanno sempre avuti fino a maggio) non sono percepiti da sei mesi e che non sono stati ordinati adducendo come motivazione il fatta che iI Ministero non ha assegnato i fondi. Ci preme ricordare che, per esempio, alI’ATP di Crotone non hanno mai avuto problemi e li hanno sempre percepiti senza difficoltà. Essendo un periodo difficile non è semplice anticipare i soldi per il pranzo né è previsto dalle norme vigenti.
Infine, a nostro avviso, la situazione più grave, è il problema della sicurezza che in questo ufficio è completamente assente. Non a caso l’anno passato è stata fatta, per questo motivo, una multa salata a seguito della verifica di un ispettore dell’ASP, ma ciò non ha sortito effetto alcuno.
Inoltre nel palazzo dove ci siamo trasferiti da poco vi è la stessa situazione, siamo ancora sprovvisti del D.V.R. e non abbiamo il certificato di prevenzione incendi.
Egr. Sig. Ministro, per quanto descritto, ci auguriamo un suo autorevole intervento, affinché possano, non diciamo essere risolti tutti i problemi, ma almeno affrontati con la serietà dovuta e nel rispetto della legge.
Come componenti della RSU continuamente e da anni ci spendiamo per la soluzione di tutto questo.
La R.S.U.
In Maggioranza
Bruno Federico
Giannace Ornella
Dodaro Salvatore
CISL FUNZIONE PUBBLICA
UIL FUNZIONE PUBBLICA
USB PUBBLICO IMPIEGO