La depressione, o disturbo depressivo maggiore (MDD), è una patologia con pari dignità rispetto alle altre infermità, pur risultando cause e sintomi di non agile individuazione. Si tratta di una malattia invalidante che coinvolge e influenza negativamente non solo lo stato di salute complessivo, ma anche la vita familiare, lavorativa e sociale.
L’incidenza della malattia è tale che, in Italia, è stata la prima causa di assenza dal lavoro, nel 2014, ed a soffrirne in tutta Europa sono circa 32 milioni di persone, secondo un sondaggio europeo dell’EU-Osha, l’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro. Nei casi più gravi, dallo stato ansioso-depressivo può derivare una riduzione della capacità lavorativa, un handicap, ed addirittura la necessità di ausilio nel compimento degli atti quotidiani della vita.
Come ogni regola ha la sua eccezione: Raffaele Mauro, alias Faccia di Plastica, direttore generale dell’Asp di Cosenza. Mauro, si sa, è un depresso cronico riconosciuto addirittura con sentenza del giudice del lavoro grazie ad una causa intentata dallo stesso. Successivamente alla sentenza, il grande presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, alias Palla Palla, lo ha nominato a direttore generale della più grande Asp della Calabria ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti.
Infatti non solo non ha mai raggiunto l’equilibrio di bilancio, cosa per la quale è prevista la revoca ma, addirittura, è stato premiato. I Lea non si sa cosa siano e la confusione regna sovrana. Grazie, forse, anche alla patologia depressiva la magistratura non è ancora intervenuta nei suoi confronti rispetto ai ripetuti abusi, falsi, ed ai tanti reati che si sono susseguiti durante la sua gestione della sanità. Infatti è ancora lì, deve terminare il compito affidatogli: far odiare ancor più chi lo ha prima designato e poi sostenuto nonostante tutto.
Pare, però, che il redde rationem sia ormai vicino. I 5 stelle hanno chiesto espressamente a Scura di riattivare il procedimento di decadenza da direttore generale e che il commissario, sollecitato anche dai ministeri preposti, abbia avviato la pratica che già aveva proposto ma che Palla Palla aveva obnubilato. Pare però che, ora, lo stesso presidente della giunta regionale, ormai minoranza anche nel consiglio regionale, non sia disposto a sorreggerlo più, perché ha capito, insieme ai suoi accoliti più stretti, che la posizione di Faccia di Plastica è insostenibile se vuol mantenere attivo qualche canalicchio con il governo nazionale. Restiamo in fiduciosa attesa che persino il porto delle nebbie si stia interessando al depresso direttore e in tanti aspettano che gli venga revocato il mandato per potergli dimostrare quanto è stato deleterio, soprattutto tra i dipendenti Asp.