Cosenza, sanità depressa: pronto il concorso per i rampolli beffati

A via Alimena, nei corridoi dell’Asp, la voce è univoca. Raffaele Mauro, alias Faccia di Plastica, il direttore generale depresso cronico, che resiste a tutto e a tutti, ormai deve credersi davvero onnipotente, una specie di Highlander immortale (e immorale). Di conseguenza, in queste ore e in questi giorni, ne sta combinando di tutti i colori anche a rischio di collezionare figuracce. Non che prima non ne abbia fatte, intendiamoci, ma stavolta ha superato se stesso. E così, dopo il “clamoroso” rinvio in zona Cesarini del concorso per 49 posti per categorie protette, dopo l’incarico assegnato a Lady Pacenza nello stesso giorno di insediamento del commissario, l’annullamento della prova del concorso per primario del 118 per illegalità manifesta ed evidente e dopo il gran casino della definizione dei distretti per Corigliano-Rossano, ecco l’ultima “perla” di Faccia di Plastica.

La delibera numero 39 sembra andare giusta giusta in una direzione. Si tratta dell’improvvisa indizione di un concorso pubblico per la copertura di 2 posti di assistente tecnico-categoria C. Nei corridoi dell’Asp i pronostici sono quasi univoci. E sono pari pari quelli che si facevano in occasione del sopracitato concorso per 49 posti per categorie protette.

Perché altrimenti non si spiega come mai anche allora già si diceva nei corridoi dell’ASP che i figli di Michele Giraldi, segretario particolare di Mauro il depresso, di Gaetano Vitola (altro elemento che vi raccomandiamo caldamente, da sempre nei “cerchi magici” di tutte le combriccole) ed altri rampolli di papponi noti e meno noti avessero (si fa per dire) l’invalidità.

E adesso? A parziale scomputo della delusione del concorso annullato per l’improvvisa impossibilità del presidente pappone della Commissione esaminatrice, il leggendario Pietro Filippo, ecco arrivare la “ricompensa” del concorso per assistenti tecnici, cucito su misura per i rampolli di Vitola e Giraldi, che sono i personaggi principali da “risarcire”. Vogliamo scommettere?