Cosenza, sanità “mafiosa”. Le manovre segrete della pupa dei boss nel suo vecchio ufficio

Giuliana Bernaudo
La pupa dei boss della sanità privata, la ormai famigerata Giuliana Bernaudo, dopo essere stata “dimissionata”i dal Governo della Rete e degli Erogatori (ex Spedalità privata ovvero l’Unità Operativa che sgancia i milioni a soggetti come Saverio e Giancarlo iGreco, Pierino e Alfredino Citrigno, Claudio Parente e altri boss vari), spedita dal commissario straordinario La Regina – detto anche l’utile idiota – ad Amantea al Poliambulatorio, fa la piroette, nonostante l’età che avanza…
Ed è felice quando torna a Cosenza in via Guido Dorso  (sede dell’ex spedalità) e quando 4 volte la settimana riapre la porta del suo vecchio ufficio (si dice che ritornerà perché sta vincendo il ricorso al TAR) tutti la accolgono a braccia aperte, ma in modo particolare l’inutile Meo e Passarelli il bugiardo.
Noi pensiamo che il commissario La Regina sappia bene quanto accade ma comunque ci si domanda come mai questo triumvirato si riunisce ancora perché proprio non si potrebbe…
Il Meo ed il Passarelli non sanno prendere decisioni sulla gestione di questa Unità Operativa Complessa? Neanche un “venduto” come La Regina darebbe l’incarico definitivo a questi due soggetti e allora forse si capisce meglio la ragione di quanto accade.
Il fatto sconcertante è la presenza della Bernaudo: Passarelli dovrebbe avercela a morte con lei perché sostanzialmente gli ha “rubato il posto” ma non solo…… gli avrebbe dovuto anche far causa, visto e considerato che lo sanno anche i muri che non è un medico e non poteva fare la direttrice di UOC e invece, a distanza di tempo e per come si sta muovendo, non ha fatto nessun ricorso perché la verità è che sono pappa e ciccia.
La Bernaudo sta ripiegando nel suo vecchio ufficio per impartire ancora le direttive sugli affari loschi e sporchi e deve favorire soprattutto il suo vecchio amico del “cuore” Pierino lo strozzino, affossando nel contempo la Cascini e la Santa Lucia. nemici giurati della pupa dell’usuraio. Come? Fa richiedere dalla manovalanza, leggi medici ispettori…
  • cartelle sanitarie mai contestate che dovevano essere contestate
  • “aggiustare” i bilanci degli anni precedenti in quanto Mauro Raffaele era proprio in questo ufficio
  • Non pagare entro i 60 giorni le case di cura ed i laboratori di analisi e cosi facendo scattano gli interessi moratori a loro favore
  • La verifica dei requisiti, mensile deve essere “annebbiata” e solo la Bernaudo sa dare le direttive
  • La certificazione antimafia non esiste dal 2016 e la Bernaudo la insabbia ancor di più
  • I Durc sono scaduti e nessuno li richiede nei modi previsti dalla legge
  • I laboratori di analisi non hanno la normativa regolare e la Bernaudo fa insabbiare tutto ai due cavalieri (Meo e Passarelli)
  • Le riunioni on line sono registrate dalle case di cura, le quali “registrano” le video conversazioni e si sbellicano dalle risate per come il Meo ed il Passarelli conducono gli incontri….
Concludendo: alla Bernaudo non hanno, definitivamente, dato un bel calcio in culo di quelli potenti perché altrimenti una persona con un minimo di dignità e di orgoglio non si reca nel suo vecchio ufficio e dà lezioni su come si deve continuare ad imbrogliano e mistificare ma all’Asp di Cosenza può succedere questo e anche tanto altro… Garantisce la “paranza”. Tuttappo’.