Cosenza, sanità per i boss: Giuliana Bernaudo piazzata ai fondi per le cliniche

Giuliana Bernaudo

Nonostante la gravissima emergenza coronavirus, all’Asp di Cosenza le manovre per rastrellare i finanziamenti e per piazzare gli amici degli amici nei posti-chiave di comando continuano senza soste e senza ostacoli. Il neo nominato commissario reggente Zuccatelli da Cesena sta assicurando la piena continuità con i papponi che l’hanno preceduto.

Il mondo della sanità cosentina, per quanto messo a dura prova dall’emergenza, sta commentando con sorrisi amari l’ultima “perla” dei massoni dell’Asp cosentina. Lo scetrro dell’Unità Operativa Complessa denominata “Governo della Rete e degli Erogatori” più famoso come “ex Spedalità” e nota a tutti per essere il “bancomat” dei papponi delle cliniche private, già appartenuto a “fratello” Raffaele Mauro, è passato alla famigerata biologa Giuliana Bernaudo.

il commissario Zuccatelli, che dev’essere stato istruito a puntino e alla perfezione, le ha dato l’incarico anche contro le disposizioni regionali, in quanto la Direzione di questa U.O.C. ex Spedalità è demandata soltanto a chi ha una laurea in medicina. E non è questo il caso della Bernaudo.

Certo, a Cosenza siamo davvero un lavoratorio all’avanguardia: una biologa alla Spedalità! Siamo davvero al grottesco, si agitano persino i sindacati venduti al potere ma naturalmente nessuno revocherà un bel nulla.

La stessa Bernaudo, che ha un “palmares” da fare invidia anche ai più impresentabili (ha persino assegnato un incarico alla figlia!), insieme a Tonino Perri (psicologo, alias Wikipedia) era stata precedentemente assegnata dall’ex direttore generale Gianfranco Scarpelli, quello della piazza, di stretta osservanza cinghialesca, la prima a dirigere il Distretto del Tirreno ed il secondo quello di Cosenza. Altre nomine assurde e irregolari, visto che la legge prescrive che debba essere un medico a dirigere i Distretti.

Negli ultimi periodi della sua gestione, Mauro era riusciti a escluderli entrambi, pur mantenendo loro lo stesso stipendio da dirigente di Distretto ma la Bernaudo è diventata amica nel frattempo del generale Cotticelli, che l’ha fatta rientrare in Direzione Sanitaria, poi con la Saitta, altra amica degli amici, è passata a quella Generale ed ora, con Zuccatelli, addirittura ha preso in mano per conto dei boss della sanità privata di cui sopra, le chiavi dei fondi per la Spedalità. Una carriera irresistibile, non c’è che dire.

E naturalmente, tutti stanno zitti e per paura di ripercussioni chi dovrebbe fare ricorso omette di farlo. Povera Cusenza nostra…