di Saverio Di Giorno
Sarebbe fin troppo facile cavalcare l’onda emotiva dei casi di malasanità di questi giorni. Sarebbe fin troppo facile dire che, se non si fossero regalati milioni tramite accrediti, fatture pagate tre o quattro volte e prestazioni extra budget, forse ci sarebbero per qualche ambulanza e qualche medico in più. Sarebbe facile, forse anche in parte giusto, ma estremamente inutile. Finirebbe il risucchio dell’onda emotiva e scomparirebbe come altri scandali in questi anni. Identici.
Invece no. Non vi molliamo. Occorre l’analisi: carta per carta. Delibera per delibera. Ed ecco la domanda: dove sono gli allegati della transazione dell’Asp di Cosenza con Bff? Perché non sono pubblici?
L’inchiesta sulle transazioni milioni con Bff Bank continua a tormentare i sonni dei dirigenti sanitari e di Occhiuto. È un buco enorme nella sua narrazione tronfia. Il problema in breve riguarda la somma pattuita che le Asp hanno dato a Bff per i debiti cronici contratti (il meccanismo nei dettagli qui: https://www.iacchite.blog/calabria-sanita-venduta-scandalo-transazioni-milionarie-ce-un-disegno-politico-con-la-complicita-di-banche-e-avvocati/). Andando a studiare le 294 pagine che l’Asp di Reggio Calabria allega si notano pagamenti risalenti agli Novanta. Somme che a rigor di logica dovrebbero già essere state pagate perché Scopelliti aveva contratto un mutuo per pagare i debiti fino almeno al 2005. Ad ogni modo se non altro a Reggio è facile andare a verificare e leggersi le somme, i debiti, le date… a Cosenza no. Neanche questo…
In ogni caso, la delibera stessa era già tutto un programma di per sé. Innanzitutto, è calata dall’alto, dalla direzione (generale, sanitaria e amministrativa). Seguendo la cronologia non è chiaro se l’ufficio legale e quello della ragioneria hanno avuto un ruolo. Pare di no, o che siano stati interpellati solo successivamente al pagamento. E non a caso è stato proprio l’ufficio legale a smascherare tutto.
ECCO CHI E’ L’AVVOCATESSA CHE HA SMASCHERATO GRAZIANO (https://www.iacchite.blog/asp-cosenza-scandalo-transazioni-milionarie-ecco-chi-e-lavvocatessa-che-ha-smascherato-crisci-e-graziano-alla-procura-di-milano/)
Quindi chi l’ha calcolato? E come? Non ne sono sicuri nemmeno loro perché nel testo mettono le mani avanti scrivendo che «eventuali somme corrisposte in relazione al suddetto accordo transattivo e non risultanti dovute, per qualsiasi titolo, saranno oggetto di restituzione dalla Bff Bank». Ma chi deve verificare se queste somme sono dovute o no? E perché si è proceduto al pagamento con questo dubbio? Questo già emerge dalla lettura della sola delibera.
Secondo la direzione l’Asp ha risparmiato firmando per i 39 milioni (risparmio sugli interessi), ma dobbiamo fidarci sulla parola. Bisogna fidarsi che la valutazione delle somme fatte dal privato sia corretta, siccome non c’è nessun parere dell’azienda ospedaliera. Bisogna fidarsi perché gli allegati della transazione, i vari atti e il resoconto della procedura di cartolarizzazione sono da non pubblicare.
Se Occhiuto si fida – come ha detto in consiglio regionale – dei suoi collaboratori sul caso delle transazioni milionarie allora faccia pubblicare gli allegati all’Asp di Cosenza. La transazione riguarda le Asp di Reggio Calabria e Cosenza. Ma sullo Stretto da subito, oltre alla delibera, è stato possibile visionare pubblicamente gli allegati, con le minute di pagamento, anno per anno. A Cosenza no. E dunque: se tutto è regolare perché gli allegati non sono pubblici?