Cosenza, sanità venduta. Il clamoroso ritorno della pupa dei boss e la resa del solito idiota

Giuliana Bernaudo

Ma che fine ha fatto Giuliana Bernaudo, la ormai leggendaria pupa dei boss della sanità privata? Pierino Citrigno, alias “Strozzigno”, Claudio Parente “Grande Aracri” e Saverio e Giancarlo (i)Greco, i “re” della ‘ndrangheta cirotana, che ormai sbandierano persino i loro rapporti con Luciano Moggi e il suo braccio destro “pungiutu”, hanno lavorato a fondo e alla fine ce l’hanno fatta.

Da ieri 31 maggio 2021 Giuliana Bernaudo ha concordato con la dirigenza Asp di Cosenza il tuo trasloco, sì proprio come fosse un “immobile”, e sapete dove? Peggio non poteva andare… a tutto svantaggio della salute pubblica ovviamente e dei cittadini onesti.

I boss hanno piazzato la loro pupa nella strategica posizione di direttrice della UOC Tutela Anziani e Disabili, al posto di quel Pietro Filippo, cognato del magistrato corrotto Luberto, già condannato in via definitiva per falso e truffa, pluriindagato e marchiato da Le Iene come il fuoriclasse dei furbetti del cartellino. Ma, quello che è ancora più grave, in una posizione utilissima alla continuazione della vergognosa elargizione di decine di milioni ai boss della sanità privata. Una vergogna resa possibile dal solito utile idiota, il commissario La Regina, che prima aveva trasferito la pupa dei boss al Laboratorio di Analisi di Amantea e poi, pressato dai poteri forti, si è calato i pantaloni, metaforicamente per carità ma è un paragone che rende bene l’idea. Anche in questo nuovo ufficio la Bernardo non ha i titoli richiesti ovvero la specifica laurea in Medicina ma tant’è, a Cosenza questi soggetti – come tanti altri, per carità – stanno al di sopra della Legge e fanno quello che vogliono. Anche perché il porto delle nebbie non conta un cacchio e deve abbozzare, anzi se possibile ci inzuppa pure il biscotto!

Tanto per essere precisi, in questa Unità Operativa per la Tutela di Anziani e Disabili, si svolgono queste attività:

La UOC assicura (!!!) la presa in carico di fasce fragili di popolazione (anziani non autosufficienti e disabili adulti) garantendo loro i bisogni e le necessità sanitarie e sociosanitarie.
La UOC assicura  le seguenti competenze:
•    Compilazione accordi/contratti con le strutture accreditate sanitarie e sociosanitarie (RSA, CP e Riabilitazione estensiva) ovvero sgancia la pila ai boss… 
•    Erogazione diretta di prestazioni di riabilitazione pubblica (neurologica, ortopedico/ traumatologica/reumatologica e foniatrica) nelle UOS/Servizi/Ambulatori distrettuali
•    Erogazione diretta di prestazioni nelle RSA M a gestione Pubblica di Cariati e Lungro
•    Erogazione diretta di prestazioni nell’ambulatorio geriatrico di Serra Spiga – Cosenza
•    Autorizzazione ricoveri e proroghe in RSA/CP
•    Controllo e validazione prestazioni di riabilitazione estensiva a ciclo continuativo, diurno, ambulatoriale e domiciliare
•    Validazione e liquidazione ricoveri in RSA/CP – validazione e liquidazione riabilitazione estensiva a ciclo continuativo, diurno, ambulatoriale e domiciliare
•    Autorizzazione e liquidazioni ricoveri extra regione (Riabilitazione ex art. 26).

La Bernaudo, che è una che sa il fatto suo e se la fa (non in quel senso, per carità, che ormai avrà raggiunto la pace dei sensi con tutti quei soldi che maneggia!) con i boss più vomitevoli della Calabri, continuerà a fare cose da pazzi e completerà il fallimento dell’Azienda Sanitaria di Cosenza. Dalla padella nella brace. Tutto il personale è già in subbuglio, visato che non è affatto ben desiderata. C’è da augurarsi che almeno le rendano la vita difficile sul posto di “lavoro”. Povera sanità cosentina!