Cosenza. Sistema ospedaliero e medici di base: la folle polemica di Strafalaria e Rizzo

All’Asp di Cosenza – modestamente – abbiamo un tandem di scienziati formato da Antonio Graziano alias Strafalaria, direttore generale del caravanserraglio e Martino Maria Rizzo, direttore sanitario. Al culmine delle polemiche per il disastro della sanità cosentina, simboleggiato plasticamente dagli allagamenti dell’ospedale dell’Annunziata e in particolare del Pronto soccorso alla prima pioggia (sic!), gli scienziati di cui sopra hanno offerto la loro personalissima interpretazione delle emergenze, che riportiamo di seguito.

E se i medici di base fossero la vera falla nel mare magnun dei disservizi ospedalieri? Ecco perché le criticità della medicina territoriale aggravano la crisi dei Pronto soccorso, dove l’abuso dei servizi di emergenza rischia di far collassare l’intero sistema ospedaliero. Graziano e Rizzo concordi sulla linea: «Troppi codici bianchi»

dalla pagina FB di Alberto Laise

È ridicolo, oltre che grave, che la massima autorità sanitaria della Asp di Cosenza “apra” una guerra tra sistema ospedaliero e medici di base.
Parla delle “colpe” del medico di base ma non dice una parola sugli ospedalieri che “trasferiscono” i casi nei loro studi privati. Parla di reparti affollati ma non spiega che la Sanità calabrese non ha la capacità di uscire da un’emergenza che blocca le assunzioni da vent’anni. Parla di ciò che non fanno i medici di base o della scorrettezza dei cittadini ma non spiega come cazzo sia possibile che crollano i reparti o si allaghino.
E naturalmente non dice nulla di come le Asp, a cominciare da quella di Corigliano, siano sempre più svuotate di servizi e farmaci.
E poi… senza un Elettrocardiogramma – per fare l’esempio più stupido – come dovrebbe fare un medico di base a capire se c’è un infarto ovvero una indigestione? Con la sfera di cristallo? Date la possibilità di averli nei poliambulatori (applicando la legge che la politica calabrese, quella che gli ha sempre trovato la giusta collocazione, non applica) e vedrete che anche i medici di base faranno il loro.
Resta il fatto che è da folli aprire questa polemica in un momento così delicato proprio per la Sanità del nordest calabrese con ospedali che non riaprono, che non si finiscono e con guardie mediche che non hanno nemmeno i medicinali più semplici.