Cosenza, un altro cantiere pubblico fantasma. Che dice il porto delle nebbie?

E con questo si può dire, matematicamente, che la legge che regola l’apertura di pubblici cantieri, a Cosenza non esiste. O meglio non viene applicata, anche perchè si fa prima e meglio senza perdersi dietro, come fanno tutti i cittadini caggi, a carte, timbri e bolli.

Per i lavori pubblici a Cosenza non servono autorizzazioni, basta la parola del sindaco Occhiuto. Tanto chi lo tocca, può fare quello che vuole, anche aprire cantieri senza autorizzazione. L’importante è “affidare” lavori, poi tutto il resto si vede dopo, sempre se serve. Il caso in questione però, va detto, li supera tutti. Dopo una segnalazione da parte di un cittadino dell’apertura di un nuovo cantiere pubblico a Cosenza, in via Sandro Pertini, ci siamo adoperati per capire il nome della ditta e che tipo di lavori devono eseguire. Bene, nessuno sa niente: gli operai non lo sanno, un cartello non c’è, e anche i mezzi che usano gli operai, come questo camion, sono senza targa e logo della ditta. Così abbiamo contattato i vigli urbani per chiedere se esiste una autorizzazione per questo cantiere, e la risposta è stata questa: no, non sappiamo niente di questo cantiere non ci risulta. Stessa risposta l’ufficio del lavoro. Abbiamo provato anche a contattare l’ufficio del Comune, ma anche qui nessuno sa niente. Qualcuno ha chiamato anche i carabinieri per far presente la questione, ma hanno risposto che non hanno competenze in materia.

Insomma qualcuno recinta un’area pubblica e inizia degli scavi senza che nessuno si preoccupi della legalità dell’azione. Questo può definirsi veramente un cantiere fantasma.

L’unica cosa concreta sono i denari pubblici che saranno spesi per questi lavori che non si sa in che cosa consistono, il tutto sempre senza fornire la benchè minima informazione al cittadino, e senza rispettare la legge. Ma questa è Cosenza, dove tutto, per gli amici degli amici, è possibile.