Cosenza, un gruppo di Oss licenziati sale sul tetto degli uffici dell’Azienda Ospedaliera

Un gruppo di Oss (operatori sociosanitari) dell’ospedale dell’Annunziata di Cosenza è salito sul tetto degli uffici della Direzione generale dell’Azienda Ospedaliera in via San Martino, nel quartiere Rivocati, per protestare contro il loro licenziamento, comunicato qualche giorno fa dopo molti anni di precariato. Sono 82 in tutto gli Oss “liquidati” dal sistema sanitario calabrese nella realtà cosentina e ormai da giorni si discute sul futuro di questi lavoratori, illusi per anni e anni da gente senza scrupoli e sindacati venduti al potere.

Si tratta di lavoratori in attività nelle società di servizi dal 1994 presso l’Azienda Ospedaliera di Cosenza come ausiliari ospedalieri di supporto alle attività sanitarie, nei vari reparti in forza presso l’Azienda Ospedaliera di Cosenza, Mariano Santo e Rogliano. Nei giorni scorsi avevano rivolto un appello al commissario Giuseppina Panizzoli dopo essersi riuniti in assemblea ed oggi, non avendo ricevuto risposte, soprattutto sull’assunzione di 25 nuovi operatori da Reggio Calabria mentre il loro concorso è stato di fatto annullato dal Commissariamento della regione con il Decreto Calabria, sono saliti sul tetto gridando “lavoro lavoro” e “vergogna, dignità” manifestando tutta la loro delusione e rabbia sulla vertenza che si trascina da decenni e che non sembra avere una soluzione.

Giorno dopo giorno, tuttavia, cresce la disperazione e stamattina è arrivata la forma estrema di protesta. I lavoratori chiedono risposte certe ai vertici della sanità. In particolare, rivendicano il loro sacrosanto diritto di essere internalizzati, senza proroghe o rinvii. E pretendono che l’assunzione del personale da Reggio sia subito bloccata. Nel frattempo, sono arrivate le forze dell’ordine e i vigili del fuoco.