Castello Svevo, dove sono finiti i soldi del restauro?

Il Castello Svevo di Cosenza è stato riaperto dopo un lungo e costoso restauro che ha dato come risultato lo stravolgimento del monumento con l’edificazione di un incongruo ascensore al centro dell’edificio e la copertura di un ambiente per mezzo di piramidi di vetro e acciaio. Ma anche con l’apparizione di un bar con relativi divanetti bianchi sparsi nell’antica Piazza d’Armi. E di notte, come si vede dalle foto, anche se a distanza, si trasforma in un vero e proprio privè illuminatissimo, come una discoteca.

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Tutto questo mentre il centro storico continuava a venir giù, tanto che la sera stessa dell’inaugurazione è crollato un altro importante brandello architettonico della nostra storia in Via Abate Salfi, vicino alla “Ficuzza”. Da allora una serie di crolli pressoché continua è avvenuta a Cosenza vecchia.

I palazzi e la città vecchia crollano e il sindaco, che avrebbe dovuto risolvere politicamente un problema che riguarda l’essenza della sua funzione pubblica, cosa ha fatto? E’ andato dal magistrato di turno a denunciare i propri concittadini, gli abitanti della città che dovrebbe amministrare. Occhiuto, non essendo stato capace neanche di affrontare i problemi del centro storico, dei crolli che si susseguono incessantemente, non ha trovato di meglio da fare che scaricare, per mezzo di una delazione, tutta la responsabilità del crollo della città vecchia sui cittadini proprietari di immobili abbandonati, pericolanti e diroccati.

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Nella maggior parte dei casi si tratta di proprietari di piccoli immobili o di unità abitative che forse non hanno nemmeno la possibilità economica di metterle in sicurezza e di ristrutturarle. Proprietari che, nel corso degli ultimi anni, non hanno ricevuto da parte del Comune nessun aiuto economico, e, cosa ancor più grave, nessuna prospettiva, nessuna idea di recupero e di ristrutturazione complessiva del centro storico. Può essere che qualche responsabilità questi cittadini l’abbiano, ma non è forse il sindaco ad avere l’obbligo istituzionale, politico e morale di affrontare e cercare di risolvere un così grande e complesso problema quale quello di un intero centro storico?

Un sindaco che ha speso energie e finanziamenti per pacchiane luminarie, per marciapiedi fatti e disfatti ma affidati sempre e solo alle stesse ditta appaltatrici, inutili, costosi e brutti rifacimenti di piazze e piazzette, spazzatura esposta a tutte le ore, un progetto di 7 milioni di euro per costruire un Museo, dedicato ad un barbaro invasore, nel quale non potrà metter nulla, perché non c’è nessun resto che confermi la leggenda del tesoro.

Cosenza vecchia cade a pezzi e il sindaco spende milioni di euro per un Museo alla confluenza dei fiumi e non progetta di spendere neanche un centesimo per consolidare, ripristinare, restaurare mettere in sicurezza una porzione, un solo palazzo del centro storico, lì accanto?

Un sindaco che ha voluto, a tutti i costi, un parcheggio al centro della città nonostante che tutti gli urbanisti abbiano, tutti, sempre sostenuto che attirerebbe, e creerebbe, un traffico enorme e insopportabile, proprio dove nessuna città civile del mondo lo vorrebbe: nel centro.

Insistiamo, ancora, sulla faccenda dei soldi per il restauro del Castello Svevo. Dal sito della Regione Calabria, il SIURP consultabile da chicchessia, appare un elenco, a pagina 64, dei beneficiari del POR Calabria FESR 2007/2013. Fra questi ultimi c’è il Castello Svevo-Normanno di Cosenza per un ammontare complessivo, al 2010, di 3 milioni di euro, ma, al 3 maggio 2015, risultano essere stati pagati dalla Regione solo 2.273.327,27 euro e certificati solo 1.730.625,91: cosa significa?

La differenza è stata allocata altrove dall’Ente beneficiario, il Comune, o la società appaltatrice non ha speso tutto il finanziamento? Qual è la ragione di questa differenza? Dove sono finiti quei soldi?

Tutto questo sperpero, tutta questa opacità amministrativa e poi siamo arrivati al punto che le politiche di risanamento, di recupero e riqualificazione urbana di Cosenza vecchia le fa la procura?