Giovedì 12 settembre Ten (Teleuropa Network) ha mandato in onda una puntata straordinaria della trasmissione “Libera” – Storie di donne che ce l’hanno fatta e di donne che continuano a subire violenza – dedicata al presunto incidente di Lorica costato la vita a Ilaria Mirabelli e per il quale è indagato – al momento – per omicidio stradale l’uomo che era con lei nell’auto ovvero Mario Molinari. La trasmissione è stata condotta da Cinzia Falcone, che ha ospitato negli studi dell’emittente anche Luca Chianelli, criminalista e direttore del Centro Investigazioni Scientifiche (Cis).
La trasmissione ha analizzato a fondo molti aspetti poco chiari e controversi della scena del presunto incidente ma anche le negligenze e i clamorosi errori nei primi rilievi effettuati dalle forze dell’ordine e nell’impostazione delle indagini da parte della procura di Cosenza.
Il luogo del presunto incidente è quasi in rettilineo, è una curva leggerissima, facile, non certo una curva a gomito. Eppure l’auto esce di strada senza approcciare neanche la pur minima curva e come se non bastasse non c’è un minimo segno di frenata. Non ci sono alberi, non ci sono ostacoli di sorta. La Volkswagen poi va a finire in uh avvallamento di rovi e sterpaglie che non si può realisticamente definire un burrone. Sicuramente è scosceso ma non è una scarpata…
Le prime fotografie scattate nell’immediatezza dei fatti lasciano intravedere un lembo celeste, azzurrino, che esce dal finestrino del lato guida. Potrebbe essere la maglietta che indossava Molinari o – appunto – una parte di essa e qualche giorno più tardi abbiamo appreso che è stato repertato un altro pezzo della maglietta, che dovrà essere analizzato attentamente. Dettagli e particolari importanti, sui quali Molinari ha anche riferito in procura e dei quali presto torneremo ad occuparci.
Luca Chianelli spiega l’iter che si segue in questi casi, per il quale sono necessari il sopralluogo, l’esame autoptico, la visita medico-legale a chi è sopravvissuto e l’esame dell’autovettura. Viene mostrata la foto frontale dell’auto che presenta danni dall’esterno al parabrezza e alla parte superiore del tettuccio e al paraurti e al radiatore ma ha il cofano motore praticamente intatto.
Il sopralluogo è il punto di partenza. La scena andrebbe protetta il più possibile per garantire la protezione dei reperti di interesse forense ma non è stata mai delimitata. Si attendono dettagli sui rilievi metrici e fotografici, i reperti vanno geolocalizzati a livello planimetrico. E’ del tutto evidente che possano essere stati alterati.
Gli esperti dicono che in questi casi si indaga con modalità forensi e quindi come se ci si trovasse davanti ad un omicidio, anche se magari alla fine verrà fuori che è un incidente stradale. Si agisce così perché nel caso contrario vengono meno dati fondamentali e non si può più tornare indietro all’ipotesi di omicidio. Ma purtroppo sappiamo bene che la procura di Cosenza in questo caso è partita decisamente col piede sbagliato.
Se siamo davanti a un omicidio volontario il corpo parla (e qualcuno ha affermato che il corpo di Ilaria è “pulito” ovvero praticamente non ha perso sangue…), l’autovettura parla e i luoghi parlano. L’autovettura trattiene le tracce della dinamica dell’evento e se non si indaga con modalità forensi, si rischia di avallare modifiche alterate volutamente della scena per simulare un incidente.
La conduttrice Cinzia Falcone e il criminalista Luca Chianelli a un certo punto escono fuori dallo studio e spiegano nei dettagli come si svolgono gli accertamenti irripetibili su un’auto come nel caso in questione. Si parte dalla posizione del sedile (che comunque potrebbe essere stata facilmente alterata), che ovviamente cambia a seconda dell’altezza di chi guida e si continua con i campionamenti delle eventuali tracce biologiche sul volante e sulla leva del cambio (ma anche questi potrebbero essere stati facilmente alterati). C’è però la possibilità – rivela Chianelli – grazie ad una speciale “lampada forense” di evidenziare eventuali contatti violenti nel corso dell’incidente o magari relativi a una eventuale colluttazione.
Ma la parte più importante degli accertamenti tecnici irripetibili riguarda chiaramente tutti i danni dell’autovettura e quindi quelli al parabrezza e alla parte superiore del tettuccio, quelli al paraurti e al radiatore e quelli – davvero minimi – al cofano motore, che è praticamente intatto. Chianelli spiega innanzitutto che già dall’esame degli indumenti di Ilaria sarebbe possibile individuare la presenza di polvere di vetro, che rappresenterebbe un indizio importante di un investimento volontario. Ma anche le tracce e i segni di una eventuale colluttazione all’interno dell’auto. Ma esaminando il parabrezza e il tettuccio danneggiato potrebbero emergere anche tracce biologiche fondamentali come per esempio i capelli di Ilaria.
Concludendo la parte registrata fuori dallo studio, Chianelli simula la scena di un possibile investimento e fa rilevare – come abbiamo fatto anche noi qualche settimana fa – che il corpo di Ilaria potrebbe essere stato urtato e caricato prima sul cofano motore, poi sul parabrezza e infine sulla parte superiore del tettuccio prima di cadere all’indietro e senza nessun arrotamento perché sarebbe stato colpito di lato.
L’IPOTESI IMVESTIMENTO E LE LESIONI SUL CORPO DI ILARIA (https://www.iacchite.blog/lorica-arrivano-i-media-nazionali-lipotesi-investimento-e-le-lesioni-sul-corpo-di-ilaria/)
Supposizioni, certo, che andranno suffragate con dati e fatti ma che non possono in nessun modo essere escluse. Entro i primi giorni dell’ormai prossimo mese di dicembre i consulenti della procura di Cosenza che hanno eseguito gli accertamenti tecnici irripetibili depositeranno la loro perizia dalla quale uscirà fuori la verità su chi era alla guida. Intanto, oggi pomeriggio è tornata su Ten la trasmissione “Libera”, nel corso della quale è stato letto integralmente il comunicato del collettivo Unite per Ilaria.
COSENZA, UNITE PER ILARIA (https://www.iacchite.blog/cosenza-verita-per-ilaria-nessuno-pensi-che-si-possa-ancora-una-volta-scavalcare-la-giustizia-per-proteggere-i-potenti/)
Per il momento non ci sono novità ufficiali nelle indagini ma è chiaro che col passare delle ore si avvicina il momento in cui i consulenti della procura depositeranno finalmente la perizia conseguente agli accertamenti tecnici irripetibili del 20 settembre e del 9 ottobre.