Cosenza verso il dissesto, saltano gli stipendi dei dipendenti

COMUNE DI COSENZA NON PAGA GLI STIPENDI. SEGNI DI UN IMMINENTE DISSESTO ?

Il disordine finanziario del Comune di Cosenza inizia a mostrare i primi segnali evidenti di cedimento “strutturale”. Ad oggi lo stipendio dei dipendenti comunali che doveva essere accreditato il 27 del mese non è stato pagato. Proprio ieri, in Consiglio il Dirigente al Settore Bilancio Giuseppe “uomo-zainetto” Nardi, aveva rassicurato tutti sullo stato di salute del Comune omettendo questo piccolo particolare, anzi lamentando il “troppo” zelo sul controllo dei bilanci comunali da parte della Corte dei Conti!

Anche il sindaco aveva avuto parole dure con l’opposizione che protestava, a giusta ragione con il prefetto di Cosenza, vista la totale mancanza di informazione data ai consiglieri comunali da parte degli Uffici sui conti e sui punti da trattare in consiglio comunale, come i debiti fuori bilancio per 1.300.0000 euro. Neanche una parola sugli stipendi. Ieri i dipendenti si sono accorti dell’ammanco, quando ci sono i pagamenti da fare, come per esempio il mutuo in banca dove per ogni giorno di ritardo si paga la “penale”. Mario Occhiuto lo saprebbe se avesse mai pagato una bolletta, una rata di mutuo o di leasing della sua Porsche Panamera. Adesso si cerca di calmierare i sindacati pronti alla protesta, dicendo che “se ne parla lunedì” e la tregua armata dura altri tre giorni.

Intanto la gente soffre la finanza creativa del cazzaro. E’ la seconda volta che ai dipendenti comunali non vengono accreditati gli stipendi, entrambe le volte con Mario Occhiuto sindaco, abituato come è a non pagare puntale i propri dipendenti delle numerose società fallite. Il suo modo di amministrare è noto anche nei tribunali, altrimenti non si ritroverebbe indagato per bancarotta fraudolenta.
Al secondo piano di Palazzo dei Bruzi lamentano la mancanza di liquidità, quella è rimasta tutta nel cervello di questi amministratori che non sono stati in grado in otto anni di governo a razionalizzare la spesa, ma hanno affidato la loro mission ad affari per gli amici degli amici e ai festini per trastullarsi in qualche selfie. Intanto il 17 luglio si avvicina e la Corte dei Conti ancora ad oggi non ha ricevuto la missiva di risposta ai giudici contabili, ma anche quella “forse” lunedì arriverà!