Cosenza. Viali, la “rissa” di Brescia e il compagno di scuola

La Cosenza del pallone non si fa mancare mai nulla, anche quando la squadra vince 3-0 quasi in scioltezza e l’entusiasmo – giustificato o no che sia – torna a fare capolino al Marulla. Eh sì, perché al di là delle discussioni sempre aperte sull’esigenza di rafforzare ulteriormente la squadra per aspirare a qualcosa di più della salvezza (ci vorrebbe di sicuro un attaccante ma forse anche un laterale sinistro, un esterno d’attacco e un difensore centrale), in queste ore sta facendo rumore una polemica “strisciante” sul web. Diciamo “strisciante” perché i contendenti non si chiamano per nome ma “alludono” e tuttavia si parla di situazioni molto gravi, che avrebbero caratterizzato la miracolosa salvezza conquistata il 1° giugno a Brescia.

Il pretesto per tornare a parlarne è stato il ritorno di Viali in terra bruzia alla guida dell’Ascoli. Su una pagina Facebook qualcuno ha lasciato intendere che Viali ha fatto le valigie non solo per la leggendaria spilorceria del patron ma anche perché qualcosa non funzionava nel gruppo della stagione scorsa. E ha parlato apertamente dell’esistenza di “clan” all’interno di quello spogliatoio (che in parte, però, è anche quello di oggi…). Ma non solo: “… fra il primo e secondo tempo di Brescia-Cosenza, ritorno del playout, ha fatto registrare la vergognosa aggressione fisica (sono volati schiaffi e pugni) di un calciatore verso alcuni compagni di squadra. Altro che grande gruppo!…”. 

Una sorta di “bomba a mano” che non poteva sfuggire al popolo rossoblù e che deve aver indispettito qualcuno che l’ha letta al punto da convincere uno dei rivali dell’anonimo rivelatore ad osservare che la festa per la vittoria con l’Ascoli è stata offuscata da tanti, tanti “io so che tu sai che io so, ma lo scrivo solo a metà, e soprattutto senza nomi, perché sennò ci scappa la querela”… Uno scontro tra titani, non c’è che dire. Perché se è vero che il rivelatore non ha fatto il nome del soggetto che ha fatto volare schiaffi e pugni nello spogliatoio di Brescia, anche il suo censore non ha fatto il nome del suo rivale e così la filastrocca va avanti a botte di “segreti di Pulcinella” che ormai conoscono tutti quanti ma che restano, appunto, solo abbozzati perché si continua a parlare a nuora perché suocera intenda. 

Di sicuro, c’è che il “picchiatore” di Brescia oggi non è più un calciatore del Cosenza, così come Viali non è più l’allenatore dei Lupi. Mentre molti di coloro che hanno assistito allo “spettacolo” fanno ancora parte dello spogliatoio e non devono essere molto contenti di quanto si chiacchiera. Per usare un eufemismo.

Difficile dare un commento distaccato alla diatriba e soprattutto – come stiamo facendo noi – arrampicarsi sugli specchi per non fare i nomi, ma per questo ci viene in soccorso Antonello Venditti e soprattutto uno dei suoi versi compresi all’interno della celeberrima “Compagno di scuola”. Con una piccolissima e innocentissima aggiunta…

Compagno di scuola, compagno per niente… 
ti sei salvato o sei entrato in banca – da Maduli – pure tu?