Cosenza, il welfare fascista della propaganda occhiutiana

di Delio Di Blasi

Nuovi equilibri nella destra cittadina e vecchi equilibrismi da manuale Cencelli, ci regalano un ex fascista (tale Luciano Vigna) alle politiche sociali.
Questa l’unica notizia degna di rilievo del nuovo show di #supermario. Per il resto, le solite quintalate di bellezza e aria fritta.

La propaganda omette di dire che, in questi anni, servizi importanti hanno subito un ridimensionamento significativo con pesanti perdite di posti di lavoro (do you remember Città dei Ragazzi e Multiservizi?); che alcuni servizi per l’infanzia sono stati addirittura appaltati con una base d’asta insufficiente a coprire il costo del lavoro delle operatrici delle cooperative A, con conseguente taglio forzato del loro orario di lavoro; che ai lavoratori delle cooperative di tipo B sono stati dimezzati i già magri salari.

Si solleva un polverone mettendo insieme welfare locale residuale, assistenzialismo regionale e mancette renziane per provare ad occultare una situazione sociale drammatica e l’evidente incapacità dell’amministrazione di immaginare risposte adeguate ed efficaci.

La chiosa del comunicato apparso sul sito del comune, poi, sembra scritta direttamente dal conte Mascetti. Altro che “welfare creativo”, qui siamo alla supercazzola prematurata con scappellamento ‘a destra’ (appunto!).